“Propongo di intitolare il nuovo polo museale a monsignor Quinto Domizi”. Lo scrive l’architetto Luca Maria Cristini lanciando così l’idea di associare alla futura struttura cittadina il nome del sacerdote settempedano, che tanto si era impegnato per la salvaguardia del patrimonio storico-culturale della Chiesa locale.
“Che bella cosa” avrebbe detto don Quinto – scrive Cristini – nell’apprendere che al palazzo vescovile sarà allestita la sezione settempedana del Museo diocesano con archivi diocesano e capitolare (che solo pochi anni fa avevano rischiato di essere smembrati e, in parte, trasferiti altrove) e la biblioteca del Seminario. Sarebbe bello che, così come quello camerte è dedicato a mons. Giacomo Boccanera, che ne fu il primo curatore, così la sezione settempedana possa essere intitolata a lui, a mons. Quinto Domizi, che ha lavorato anni per questo scopo. Progetti di restauro delle tele, inventariazione dell’archivio e dei libri della biblioteca. Don Quinto nel 2007 mi chiese di corredare la sua cronotassi dedicata ai vescovi della diocesi di San Severino, proprio dedicato a quella che era la nostra idea di polo culturale. “Che bella cosa” don Quinto!”.