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Un momento della riunione del Comitato in difesa dell'ospedale
Un momento dell'ultima riunione del Comitato, svoltasi lo scorso febbraio

Comitato pro ospedale: solidarietà ai medici penalizzati. Presto un’assemblea di protesta

Il Comitato per la difesa dell’ospedale di San Severino non ci sta ai “giochetti” che vengono fatti per smantellare i servizi al “Bartolomeo Eustachio”, in particolar modo è contro la Determina 742 emanata dall’Asur regionale il 31 dicembre 2019, con la quale l’ente ha declassato tre unità semplici Dipartimentali – Hospice, Oncologia e Radiologia – a unità semplici. Pertanto si è riunito nuovamente giovedì scorso, 13 febbraio, per intraprendere nuove iniziative che coinvolgano l’intera cittadinanza e le associazioni che operano nel settore sanitario.
Il dottor Marco Marchetti, presidente del Comitato, ha dato sfogo a un suo stato d’animo contro l’operato degli Amministratori della sanità che, con la Determina 742, oltre a penalizzare la popolazione, arrecano una sorta di umiliazione ai nostri migliori medici. E’ stata citata in particolar modo la dottoressa Benedetta Ferretti del reparto di Oncologia, la quale “lavora dal mattino alla sera, è molto preparata e benvoluta”, come ha detto Marco Marchetti. E’ stato fatto anche il nome del dottor Sergio Giorgetti dell’Hospice e della sua dedizione al lavoro. Il Comitato vuole dimostrare solidarietà ai medici che, con la loro professionalità, hanno dedicato una vita al lavoro e ai pazienti dell’ospedale settempedano.
Il dottor Marchetti ha continuato ponendosi delle domande: “Che titoli hanno questi amministratori per decidere le sorti della sanità regionale? Uno è insegnante di matematica alle scuole medie (il governatore, nonché assessore alla sanità, Luca Cerescioli), l’altro è un commercialista (il direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni). Quindi che competenze hanno in campo sanitario? Il declassamento di quelle Unità con la Determina 742, oltre a penalizzare la popolazione della zona montana, già colpita dalle vicende del sisma 2016, penalizza anche i nostri medici che rischiano di essere trasferiti e di non essere sostituiti”.

Un’altra delusione – evidenziata dal Comitato – è stata quella dell’occasione persa con il Consiglio comunale riunito d’urgenza e monotematico, del 30 gennaio scorso, dove non è stato lasciato spazio alla voce del Comitato stesso e agli interventi dei cittadini presenti e dove non c’è stato un documento finale per l’immediato ritiro (non sospensione) della Determina.

Un documento, firmato dai tanti sindaci presenti in rappresentanza dell’alto maceratese, da far approvare al Consiglio comunale stesso. Si è risolto tutto con tanti buoni intenti – hanno rimarcato i membri del Comitato – e con la solita passerella di personaggi politici.

La conclusione della riunione è stata fatta dall’avvocato Marco Massei (vicepresidente) che, sentiti i presenti, ha espresso l’intenzione del Comitato di organizzare per il prossimo 7 marzo un’assemblea di protesta contro la Determina 742 e anche come segno di solidarietà verso i medici e i reparti interessati, dove saranno i cittadini a parlare questa volta, mentre le istituzioni e i sindaci che verranno invitati dovranno ascoltare. Massei ha anche ricordato un particolare interessante che riguarda il punto nascite settempedano, che è stato chiuso (nel 2016) senza che il Tar si pronunciasse nel merito della questione (come era stato richiesto invece dal Consiglio di Stato). Nel merito ad oggi non c’è stata mai udienza, tutto giace come in un binario morto, probabilmente anche per pressioni politiche.

f.l.

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