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Ciambotti: “Poesia di Claudio Claudi in Egitto con Leopardi”

Anche le strofe di una poesia di Claudio Claudi, il poeta a cui è dedicata la Fondazione Claudi di Serrapetrona, sono state declamate nel corso della conferenza su Leopardi all’Università di Helwan al Cairo, in Egitto.

Il presidente della Fondazione e del Centro studi Marche, Massimo Ciambotti, spiega le ragioni della splendida opportunità di far conoscere questo autore in terra egiziana.

“Tutto è avvenuto durante l’incontro organizzato grazie alla collaborazione dell’Istituto italiano di Cultura al Cairo, diretto da Paolo Sabbatini, nell’ambito dell’evento letterario “Italia culture Mediterraneo – Infinito Mediterraneo”.

Com’è andata?

“Studiando la figura di Claudio Claudi – dice il professor Ciambotti – diversi critici, tra cui il prof. Fabio Ciceroni, hanno evidenziato il leopardismo nella poesia di Claudio Claudi, presente attraverso temi cari al poeta recanatese quali l’infinita gelidità degli spazi, la presenza emblematica della stella (segno di speranza), l’idea quasi mistica del silenzio. Proprio pensando a questa ultima parola-chiave (silenzio) ho voluto allora declamare una poesia di Claudi che rivela una sorprendente affinità di mozioni esterne e di reazioni intime che ricordano Leopardi e lo accomunano nel tratto della loro ‘marchigianità’ ”.

Ci racconti di più…

“La lettura e il commento dell’Infinito di Leopardi da parte del poeta Davide Rondoni, in Egitto, hanno catturato l’attenzione di un centinaio di studenti che frequentano i corsi nel Dipartimento di Italianistica dell’università di Helwan. Nel dibattito che ne è seguito una studentessa ha chiesto proprio a Rondoni: “Ma se l’uomo è un’entità “finita”, cioè limitata, perché parla dell’Infinito?”. Una bella e provocante domanda alla quale Rondoni ha risposto richiamando la natura dell’uomo che seppur “finito” è costitutivamente fatto di desiderio di infinito: aspira infatti alla felicità ma il suo desiderio non riesce ad essere soddisfatto dalle cose terrene”.

Nell’incontro con i vertici della Facoltà di Lettere, il presidente Ciambotti ha donato una copia del libro che raccoglie le opere di Anna Claudi, spiegando le origini di questa pittrice marchigiana.

In quale contesto si inserisce questa iniziativa in Egitto?

“La missione al Cairo ha aperto il ricco programma di iniziative di “Infinito 200”, pensato proprio per ricordare i 200 anni della scrittura della poesia di Leopardi. E’ davvero singolare che la prima tappa si sia tenuta al Cairo, quasi a voler coniugare due culture così diverse nell’unico segno dell’Infinito, a cui aspira il cuore di ogni uomo, in qualunque parte del mondo si trovi”.

Avete presentato la poesia dell’Infinito anche sul colle del Moqattam, davanti alla comunità dei copti Zabalin (i raccoglitori di immondizia). Giusto?

“Sì, per l’occasione è stato stampato anche un libro con carta riciclata proveniente dalla raccolta degli Zabalin e contenente proprio la poesia del’Infinito tradotta in arabo. La nostra delegazione, assieme all’ambasciatore in Egitto, Giampaolo Cantini, ha incontrato anche i responsabili dell’Associazione APE, una ONG locale che aiuta donne e bambini copti a rendere più nobile il loro lavoro, attraverso un’attività di riciclo dei materiali volta a produrre carta, tessuti, oggetti e accessori, venduti poi in alcuni negozi del centro della capitale. La visita al grande santuario copto di San Simone, il “conciatore”, ha concluso il viaggio in questo quartiere definito la città dell’immondizia, un vero e proprio inferno dove ogni giorno 70.000 persone raccolgono, separano e lavorano le migliaia di tonnellate di rifiuti (cibi, plastica, legno, ferro, alluminio) che i quasi 24 milioni di abitanti del Cairo producono senza sosta”.

Ora cos’altro avete in programma?

“Il prossimo 12 aprile viene inaugurata a Roma, nel Complesso museale di San Salvatore in Lauro, sede del Pio Sodalizio dei Piceni, la mostra dei manoscritti leopardiani conservati a Visso, con un convegno sempre centrato sulla poesia di Leopardi. Il 29 maggio, invece, nella Universitäts Bibliothek di Stoccarda si terrà un incontro letterario sulla poesia L’Infinito, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Stoccarda, il Consiglio dei marchigiani nel mondo, l’Associazione marchigiani emigrati in Germania e il Centro di poesia contemporanea di Bologna. Interverranno l’esperta di studi leopardiani Franca Ianowk e il poeta Davide Rondoni”.

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