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L'area in cui sorgerà il nuovo Itis: si attende da tempo l'inizio dei lavori
L'area in cui sorgerà il nuovo Itis (foto d'archivio)

Perché non partono i lavori all’Itis? Ecco la risposta…

In questi giorni viene ufficializzato il nome della ditta vincitrice dell’appalto per la realizzazione della scuola temporanea posizionata nell’area verde del rione Di Contro, in via Lorenzo D’Alessandro, in risposta al bando di gara con procedura aperta pubblicato dal Miur sulla Gazzetta Ufficiale del 25 agosto scorso. Nella sede del Ministero di viale Trastevere si è già svolta l’apertura delle buste e alla conta finale sono state censite 102 imprese o consorzi, di cui 14 dalle Marche e 2 settempedane. L’importo complessivo dell’appalto è di oltre un milione e mezzo di euro.

Per quanto riguarda invece i lavori per il nuovo Itis “Divini” molti si chiedono perché non partono ancora, nonostante la stessa Provincia – proprietaria dell’immobile – abbia già appaltato le opere dei laboratori, dichiarandone pubblicamente l’avvio all’inizio di settembre.

Cosa è successo?

In pratica, a seguito delle indagini geologiche effettuate per l’appalto della struttura principale – quella finanziata dal Commissario straordinario per il terremoto con oltre 9 milioni di euro – è stato necessario implementare i coefficienti di calcolo e rivedere completamente il progetto strutturale dei laboratori. In ogni caso, entro ottobre saranno completate le opere di fondazione: questa la rassicurazione giunta al Comune.

Relativamente all’edificio centrale, invece, lunedì 18 settembre è stata fatta una verifica intermedia del progetto da Invitalia e sono state riscontrate 4 non conformità che i progettisti e la Provincia stanno provvedendo a rimuovere. Tale fase di verifica dovrebbe chiudersi a giorni e, come preannunciato, si dovrebbe procedere all’appalto per la fine di ottobre. La ditta aggiudicataria, poi, avrà ulteriori 15 giorni per apportare eventuali migliorie al progetto, ma non potrà cambiarlo radicalmente. Di conseguenza, i lavori possono avere inizio entro la fine dell’anno. E, siccome in base all’Ordinanza n. 14 dell’ex Commissario Errani, le opere non devono superare la durata di 150 giorni, la nuova scuola sarà in funzione dal prossimo anno scolastico.

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