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Il sindaco Rosa Piermattei subito dopo la proclamazione in sala consiliare
Il sindaco Rosa Piermattei subito dopo la proclamazione in sala consiliare

Piermattei sindaco: bilancio dei primi due mesi e mezzo

Grazie alla gentile concessione del giornalista Luca Muscolini, proponiamo un’intervista al sindaco Rosa Piermattei pubblicata in questi giorni dal Corriere Adriatico, che pure ringraziamo.

La strenua difesa dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” perché continui ad essere non solo un punto di riferimento per le emergenze territoriali – con i suoi 13 mila accessi annui al pronto soccorso – e struttura simbolo della sanità che funziona – con le sue specialistiche di oculistica, oncologia, chirurgia – ma perché diventi il vero ospedale unico della provincia di Macerata, data la sua posizione baricentrica di quell’entroterra che non vuol scippare nulla alla costa ma nemmeno cedere quel luogo di cura e speranza che potrebbe significare la vita per tanti anziani. E poi la sicurezza delle scuole, il potenziamento degli istituti scolastici che già oggi primeggiano nella formazione dei giovani. Infine l’attenzione per le nuove generazioni, il progetto di creare nuovi spazi dove farle crescere e centri di aggregazione dove farle ritrovare. In mezzo un quotidiano fatto di tanti incontri, soprattutto con i cittadini, perché la porta dell’ufficio del sindaco è sempre aperta a tutti.
A due mesi e mezzo dall’insediamento, Rosa Piermattei, primo sindaco donna della storia di San Severino, si racconta. E traccia un bilancio fra luci, tante, e ombre, a dire il vero molto poche.

“Arrivo in ufficio accompagnata dalla gente che mi ferma per strada. Il calore dei cittadini è qualcosa di indescrivibile. Sapere di avere tanta gente al proprio fianco aiuta anche nelle scelte più difficili”.

Da dove cominciare?

“Non lo so neppure io, non ci siamo ancora seduti per fare un bilancio. Ogni giorno con gli assessori ci confrontiamo, guardando avanti. Sicuramente la prima operazione che abbiamo messo in atto – sottolinea soddisfatto il sindaco Piermattei – è quella di ripulitura della città. San Severino è una capitale dell’arte, meta di tanti turisti. La prima cosa che abbiamo notato, fin dalla campagna elettorale, è che aveva bisogno di una sistemata. Siamo partiti da piazza del Popolo, il nostro salotto buono, e abbiamo proseguito con le frazioni. Pian piano arriveremo anche dove non siamo riusciti ad arrivare finora. Ma le persone hanno apprezzato molto i nostri sforzi. C’è ancora tanto da fare ma ciò richiede tempo, denaro e personale. Abbiamo comunque già provveduto a rendere fruibili alcuni siti turistici come il castello di Pitino, Castello al Monte e la fonte delle Sette Cannelle. Quindi abbiamo ripristinato la segnaletica orizzontale in gran parte della città, ponendo grande attenzione alla sicurezza dei pedoni. Fin da subito una grande attenzione l’abbiamo riservata anche all’ambiente. Abbiamo detto in Consiglio comunale con voto unanime un no secco all’inceneritore nel cementificio ex Sacci. Un no che ci vede tutti convinti. La nostra attenzione sull’argomento è, e rimarrà, massima. Non possiamo abbassare la guardia. Non lo faremo”.

La sicurezza è un altro argomento chiave.

“La città è grande, il territorio è vastissimo. Siamo una delle città maggiormente dotate di sistemi di videosorveglianza ma sappiamo che questo non basta. La collaborazione con i comandi della Municipale, dei Carabinieri, del Corpo Forestale da parte del sindaco è ottima. La Municipale da alcuni giorni è anche impegnata in servizi notturni sul territorio in occasione di particolari eventi ed operazioni”.

La sua squadra ama confrontarsi con il “capitano”. Ogni lunedì sindaco e assessori si ritrovano per la Giunta, ogni giovedì si fa il punto della situazione prima fra i componenti della stessa Giunta e poi con tutta la maggioranza. Giusto?

“Nessuno è escluso dalle decisioni finali, è un nostro dovere ascoltare anzitutto i cittadini, le associazioni, i comitati. A ciascun assessore sono stati assegnati compiti specifici, attribuite materie. Ma tutti devono essere al corrente di ciò che fanno gli altri. E così, con coralità, abbiamo affrontato anche questioni difficili, che sulle prime avrebbero spaventato chiunque. Come quella relativa alla sicurezza degli edifici scolastici. Per testare quella del plesso Luzio abbiamo chiesto un intervento diretto, con responso positivo, al dirigente regionale del Dipartimento di Protezione civile, l’ingegner Cesare Spuri. Per l’Itt “Divini”, con la Provincia, abbiamo avviato cantieri che prevedono un investimento di 1,8 milioni di euro con cui la prestigiosa scuola potrò guardare realmente al futuro”.

Luca Muscolini

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