“È l’unica festività che si è osservata prima, durante e dopo il fascismo. Bravi, ragazzi, per aver onorato con il vostro silenzio e la vostra attenzione la festa delle forze armate a testimonianza del sacrificio delle vite umane in nome della patria, anche se ribadiamo per sempre il rifiuto della guerra per essere fabbricanti di pace. Il passato ci insegni come vivere nel presente per un futuro migliore”. Il sindaco Cesare Martini ha salutato così gli studenti di tutte le scuole di San Severino che mercoledì mattina hanno partecipato alla cerimonia del “IV Novembre” presso il monumento ai caduti di tutte le guerre. Con il primo cittadino sono sfilati in corteo – dall’ingresso del Comune fino al monumento – diverse autorità cittadine, fra cui il presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, l’ex sindaco e attuale consigliere di opposizione Fabio Eusebi, gli esponenti della sezione dell’Associazione nazionale arma di cavalleria (Anac) di San Severino “Comandante Lodovico Censi” con il presidente Fabrizio Grandinetti, i rappresentanti delle associazioni di combattenti e reduci, della Croce rossa e dell’Associazione dei carabinieri in congedo. Erano presenti anche il comandante dei militari dell’Arma di San Severino, maresciallo Pierluigi Lupo, e l’omologo del Corpo forestale, Maurizio Simoncini, nonché gli agenti della Polizia municipale.
Per l’Istituto comprensivo Tacchi Venturi sono intervenuti il dirigente scolastico Sandro Luciani e il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, Leonardo Simoncini. L’inno di Mameli, in onore di chi ha combattuto e vinto la 1^ Guerra mondiale, è stato eseguito dal corpo bandistico “Francesco Adriani” diretto dal M° Vanni Belfiore.