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Andrea Maggi
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“Morte all’Acropoli”: Andrea Maggi svela il suo giallo

Con la presentazione del libro di Andrea Maggi, “Morte all’Acropoli”, ieri al teatro Italia, si è chiusa la prima parte della rassegna “Incontri con l’autore”. Lo scrittore friuliano, un insegnante di lettere appassionato di storia, ha presentato a San Severino il suo primo romanzo, un giallo storico, ambientato nell’antica Grecia. Ci troviamo nell’Atene del IV secolo, un periodo un po’ particolare per la città di Pericle, di Sofocle e di Socrate, un periodo in cui Atene ha perso il “suo smalto” come ha detto Maggi, “il suo peso politico e di fatto è caduta sotto la dominazione macedone”. Non solo, è un’Atene in cui i grandi valori, tanto esaltati dai politici, dai poeti e dagli scrittori del secolo precedente, sono stati ridimensionati, per così dire, e in città serpeggia uno dei mali più grandi per uno stato: la corruzione. “Ho scelto di ambientare il romanzo in questo periodo anche perché, mentre studaivo le fonti, mi sembrava di leggere della nostra Italia”, ha spiegato l’autore, un’Italia in cui si fa politica solo per soldi e in cui i magheggi sono all’ordine del giorno”. Anche gli Ateniesi del IV secolo avevano, come noi oggi, memoria breve su questioni di etica: dimenticavano spesso e troppo in fretta se un politico si era comportato male, contravvenendo alle più nobili leggi della politeia. È in questo complicato contesto che si dipana il giallo: il detective Apollofane indagherà su alcune morti che inquietano Atene. Tanti sono i personaggi che circondano il protagonista, figure a tutto tondo, descritte accuratamente, tanto che al lettore sembra di vederle davanti a sé: l’etera Filossena, donna colta e raffinata, l’anziana Sofronia, madre del protagonista, ancorata alle tradizioni, lo schiavo Strepsiade. Ognuno racconta una storia, un passato, un mondo. Una prosa scorrevole contribuisce a rendere la lettura appassionante ed entusiastica.

Al termine dell’incontro, il direttore artistico Francesco Rapaccioni ha ringraziato le famiglie settempedane che hanno messo a disposizione la propria casa per la nuova rassegna di questa stagione “I Teatri di Sanseverino a casa d’altri”: incontri aperti a tutti durante i quali, secondo una tradizione tipicamente anglosassone, si parla di un autore o di un libro, ci si confronta e si socializza. L’appuntamento conclusivo con questa rassegna sarà quello di lunedì 2 marzo 2015 a casa di Francesco Rapaccioni in occasione della presentazione della stagione in dialetto.

Michela Ciciliani

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