Anche la Banca della Provincia di Macerata ha deciso di mettere radici a San Severino. La notizia viene dall’assemblea ordinaria e straordinaria dell’istituto di credito maceratese che, nei giorni scorsi, ha approvato la relazione degli amministratori sulla gestione e sul bilancio 2013, chiuso con un utile netto di 264 mila euro, portato integralmente a copertura delle perdite pregresse. La Banca, che oggi opera sul territorio attraverso un sistema multicanale integrato costituito da 3 filiali, 3 BPrM-Punti servizio, 21 promotori finanziari, sito internet e altri servizi per le imprese, ha in programma di aprire nel corso del 2014 una nuova filiale a Porto San Giorgio e un BPrM-Punto servizi a San Severino.
Cos’è un BPrM-Punto servizi.
Si tratta di uno “sportello” che offre una sintesi equilibrata tra tecnologia avanzata e presidio dell’ufficio, fra tradizione e innovazione, fra umanità ed efficienza, con un servizio accurato e rapido che viene assicurato dalla presenza fisica sul territorio e dalle condizioni applicate ai clienti. In esso è presente un Bancomat “intelligente” che permette di effettuare le principali operazioni bancarie in qualsiasi momento della giornata (24 ore su 24, 7 giorni su 7), come ad esempio prelevamenti, versamenti, assegni circolari, bonifici eccetera. Inoltre vengono garantiti servizi finanziari e assicurativi con l’assistenza di promotori finanziari.
I dati della Banca.
La raccolta complessiva da clientela (raccolta diretta più indiretta) si è attestata a 293,9 milioni di euro (+16% rispetto al 2012) segnando performance superiori al sistema maceratese e marchigiano. La raccolta diretta è stata pari a 209,2 milioni di euro (più 14,7%), e quella indiretta è ammontata a 84,6 milioni (+19,2%). I crediti lordi verso clientela sommano 156,3 milioni (+1,5%) contro risultati negativi del sistema provinciale e regionale. Le sofferenze nette sono pari all’8,3% dei crediti verso clientela quale conseguenza delle difficoltà di imprese e famiglie, e soprattutto del degrado delle garanzie immobiliari, che hanno determinato la necessità di importanti accantonamenti negli ultimi due anni. Le situazioni patrimoniali e di liquidità di BPrM sono confortanti, rispettano ampiamente i requisiti “ex Basilea 3” e pongono la Banca in una situazione di tranquillità operativa. In particolare, il patrimonio netto, compreso l’utile d’esercizio, ammontava, al 31 dicembre 2013, a 25,3 milioni, con un incremento sul 31 dicembre 2012 di 3,7 milioni, ascrivibile essenzialmente al recente aumento di capitale per 3,2 milioni. Il core tier1 ratio era pari al 14,1% e il total capital ratio si attestava al 14,3%.