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Un'immagine del cementifico di Castelraimondo-Gagliole
Un'immagine del cementifico di Castelraimondo-Gagliole

Assemblea pubblica sul “caso” del cementificio Sacci

Il 1° dicembre si terrà al cineteatro Italia, a San Severino, un’assemblea pubblica sul problema del cementificio Sacci di Castelraimondo. Lo scopo: informare tutti i cittadini sulla situazione all’indomani dell’autorizzazione concessa dalla Regione all’azienda per ammodernare e potenziare l’impianto. L’iniziativa segue un’analoga assemblea tenutasi già a Castelraimondo per iniziativa del locale Comitato SalvaSalute. A dare notizia dell’incontro sono stati – in una conferenza stampa – la Giunta comunale settempedana con in testa il sindaco Cesare Martini e l’assessore all’Ambiente, Simona Gregori, i quali continuano la loro battaglia “a carte scoperte” contro quello che viene definito “l’ennesimo attentato contro il territorio”.“Tutelare e difendere la salute dei cittadini – hanno detto gli amministratori – è un dovere delle istituzioni, a tutti i livelli, ed è dunque assurdo che la Regione ci presenti il conto per effettuare campagne di monitoraggio delle emissioni prodotte dal cementificio”. Agli inizi di ottobre, infatti, il Comune di San Severino ha chiesto alla Regione (interessando anche la Provincia di Macerata) la possibilità di utilizzare una centralina mobile per effettuare il monitoraggio dell’aria al fine di rilevare le emissioni dell’impianto della Sacci, ma si è sentito rispondere che “i laboratori mobili sono stati dati in uso all’Arpam e le spese per questo genere di campagne sono a carico dell’ente richiedente – in tal caso, appunto, del Comune di San Severino – assieme alla quota-parte della manutenzione ordinaria e addirittura dell’assicurazione”. Tradotto: un costo di 30-40 mila euro. Come dire, dopo il danno pure la beffa! Da qui la presa di posizione pubblica e il nuovo attacco contro la Regione. “Come amministratori – hanno spiegato Martini, la Gregori e gli altri esponenti – siamo ben consapevoli del momento di crisi che le aziende e gli occupati del settore si trovano a vivere, tuttavia riteniamo che il diritto alla salute dei cittadini vada posto prima di tutto. Abbiamo portato avanti, e vinto, la nostra guerra contro la Turbogas e dunque ci opporremo all’ampliamento dell’impianto e all’autorizzazione a bruciare CSS fino a quando non ci verranno date tutte le garanzie per la salute delle persone”. Nel frattempo, in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso presentato proprio dal Comune settempedano (lo farà presumibilmente nella prossima primavera), c’è un’altra novità: “Abbiamo ottenuto dall’Asur regionale, esattamente dall’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3, l’impegno a svolgere una serie di ricerche sui dati relativi alle patologie tumorali nel nostro Comune – sottolinea il sindaco – allo scopo di acquisire nuove informazioni. Vogliamo capire, infatti, se ci sia stato (oppure no) un aumento delle patologie nell’ultimo periodo. L’acquisizione di informazioni è più che mai necessaria per supportare le nostre posizioni perché secondo i dati meteorologici triennali dell’Assam regionale, relativi alla velocità media del vento, e in base ai dati anemometrici registrati nelle vicinanze della località Piermarchi di Castelraimondo, è chiaro che il territorio settempedano è esposto e interessato al problema”.

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