Con animo leggero e dopo qualche mese di pausa e di riflessione dall’uscita dalla carica istituzionale del Caem, l’ex numero uno del Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano, il club più datato di tale settore nelle Marche, il settempedano Pietro Caglini, è tornato al volante per centrare l’ennesimo successo in una classica di prestigio con al suo fianco il fido navigatore fermano Gianfilippo Bugiardini. Si è infatti imposto nell’8^ edizione del Circuito del Piceno, una manifestazione iscritta a calendario nazionale con rilevamenti meccanici, quindi manuali, senza l’aiuto dell’elettronica, alla quale hanno partecipato 45 equipaggi provenienti da Roma, Viterbo, Pescara, Modena, Cesena, Verona, Perugia ed ovviamente dalle più disparate zone della nostra regione. L’equipaggio ormai storico formato da Caglini al volante e da Bugiardini allo scandire dei tempi, ha portato in gara una Lancia Fulvia HF 1.600 “fanalona” del 1969 molto prestigiosa, essendo appartenuta al rallysta nazionale degli anni ’70 Arnaldo Giammarini, di Porto San Giorgio, di cui Bugiardini fu navigatore e che partecipò al circuito ascolano con una AR Giulia 1600. La manifestazione ascolana è stata articolata in due giorni, con diciassette prove di precisione, ma anche con la possibilità da parte dei concorrenti e dei propri cari di fare visita a luoghi storici sia nel Piceno che nel Fermano. Tre prove si sono addirittura disputate sulla storica Piazza Arringo ad Ascoli. Alla fine i vecchi volponi del volante e del cronometro hanno fatto centro, davanti ai quotati Veralli/Anselmicchio su Lancia Fulvia Monte Carlo del 1972; Giustozzi/Catalini su Alfa Romeo GT Veloce del 1972; Rossi/Cocilovo su Alfa Romeo Duetto Osso di seppia del 1966 e Chippa/Birgolotti su MGB del 1972.
Lu.Mus.