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Cena di Natale 2023 per i tifosi dell'Inter Club di San Severino
Cena di Natale 2023 per i tifosi dell'Inter Club di San Severino

L’Inter e la sequenza del “58”: analisi di uno scudetto e di una stella

L’Inter ha molti sostenitori anche a San Severino dove è attivo un Inter Club presieduto da Gabriele Cipolletta. Lo abbiamo intervistato in merito allo scudetto appena vinto dalla squadra nerazzurra.

Perché tanta risonanza sulla stampa nazionale e tanto entusiasmo tra i tifosi?

“La festa scudetto a Milano è stato qualcosa di grandioso ed esaltante. Mai vista tanta gente e di tutte le età concentrate nel centro di una città per una vittoria di una squadra di club in Italia. Le motivazioni sono molteplici. Il cammino irresistibile della squadra che ha macinato punti su punti giornata dopo giornata, distanziando via via tutti gli avversari. Un altro motivo può essere dato dal fatto che l’ultimo scudetto era stato vinto durante la pandemia, quindi festeggiamenti molto contenuti. Altra grande soddisfazione è data dal fatto di aver conquistato lo scudetto numero 20, che dà diritto alla società di fregiarsi della seconda stella. L’aver vinto lo scudetto il giorno del derby a casa dei grandi rivali del Milan è stata poi la classica ciliegina sulla torta, già di per sé squisita. Inoltre la tifoseria ha la sensazione che la società stia lavorando in modo molto serio e con una programmazione oculata e lungimirante. E’ emerso inoltre un forte senso di appartenenza ai colori nerazzurri. Lo stadio di San Siro è stato sempre pieno in tutte le partite casalinghe di questa esaltante stagione”.

Come spiega la grande eco europea e perfino mondiale di questa vittoria?

“In primis occorre ricordare come il calcio sia uno degli sport più seguiti nell’intero pianeta, non solo a livello numerico di pratica sportiva, ma soprattutto di tifoseria, di marketing e di finanza. Non bisogna poi dimenticare come l’Internazionale, come dice il nome completo, sia rappresentata in campo da giocatori di molte nazionalità e la proprietà sia straniera, anche se, con molta intelligenza si avvale dell’italica competenza per la gestione in special modo tecnica. L’Inter inoltre dopo la prestigiosa finale europea di Champions League della scorsa stagione è diventato un brand molto appetibile a livello globale”.

Si poteva prevedere un tale risultato?

“All’inizio della stagione calcistica non c’era tutto questo entusiasmo. Anzi avevo notato molto scetticismo tra i tifosi; c’erano pareri contrastanti e anche un certo pessimismo per via della stagione passata terminata al terzo posto e molto distante dal Napoli campione d’Italia. L’aver poi operato tanti cambi nella rosa dei giocatori, con la vendita anche di pezzi da novanta, aveva raffreddato di molto gli entusiasmi alimentati dalla finale della Champions League. Anche la cena di Natale tra i nostri soci di San Severino, che io avevo quasi imposto per via della mia sicurezza, aveva avuto pochi partecipanti. Poi via via i risultati sempre più positivi in campionato hanno acceso, alimentato e accresciuto la grande speranza di vincere la seconda stella. La massima competizione nazionale si è trasformata man mano in una cavalcata impetuosa e inarrestabile nella conquista del tricolore. Frutto di un gioco moderno, arioso, scintillante, avvolgente, intercambiabile nei ruoli e con il miglior attacco e la miglior difesa del campionato”.

A proposito quando era stata conquistata la prima stella dei 10 scudetti?

“Sono contento di questa domanda perché mi permette di svelare una curiosità (assieme a una mia certezza assoluta) sulla vittoria finale di questo campionato. Io non ho più avuto dubbi sull’esito positivo dopo che la squadra ha vinto le tre partite iniziali e il derby con il Milan per 5-1 in quanto mi sono accorto che l’Inter aveva vinto la prima stella dei 10 scudetti nel 1966 e quindi 58 anni dopo la fondazione del 1908. Ora sommando 58 a 1966 avremmo avuto 2024, cioè l’anno della seconda stella. Lo avevo confidato ad alcuni amici nerazzurri, ma le scaramanzie di ogni tipo mi avevano dissuaso dal divulgare questa bella coincidenza. Addirittura quando qualche mese fa a una riunione degli Inter club regionali a Pagliare del Tronto avevo rivelato questa splendida sequenza ero stato fulminato con gli sguardi e i gesti scaramantici si erano moltiplicati e diversificati nella sala gremita di tifosi. Ma io non ho mai avuto dubbi…”.

Quali festeggiamenti avete in programma a San Severino?

“Sobri, come nel mio e nostro carattere settempedano. Una cena tra i nostri soci e simpatizzanti nerazzurri, addolcita ancor di più da una rituale torta celebrativa. Quanti vogliono possono inoltre partecipare e sbizzarrirsi nei tanti eventi celebrativi regionali e nazionali. A proposito, per quanto riguarda il calcio e non solo, questo mese di aprile si è rivelato per me molto gratificante: il 9 la laurea di mio figlio Giorgio, il 13 la Settempeda ha vinto il campionato nel giorno del mio compleanno e il 22 vittoria del derby di Milano e conseguente conquista dello scudetto da parte dell’Inter o per meglio dire Internazionale. Cosa pretendere di più?”.

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