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Gabriele Cipolletta
Gabriele Cipolletta

“Quando la filosofia (cesolana) aiuta a vivere meglio…”

Come resoconto della serata-evento “La grande Storia della Filosofia Cesolana” di venerdì 13 maggio al Cineteatro Italia sono molto soddisfatto della riuscita e anche della risposta del pubblico. E’ stato un ottimo successo complessivo, nonostante la materia e le tematiche un po’ ostiche, nonostante non si trattasse di uno spettacolo realizzato da un personaggio famoso, ma da un dilettante come me, nonostante le fastidiose residue paure della pandemia e nonostante la concomitanza con la presentazione nella nostra città di un altro evento culturale. Ritengo che lo spettacolo sia stato apprezzato da una platea che ha occupato quasi la metà dei posti disponibili dall’inizio alla fine, con punte che hanno toccato anche il 70%, che oggi si definisce di share. Una serata che si è sviluppata esclusivamente su un mio monologo, accompagnato da immagini relative alle varie tematiche trattate. Una performance che avevo preparato per poco più di un’oretta ed invece si è protratta per quasi due ore e mezzo, fino a ridosso della mezzanotte.

Nella prima parte ho illustrato e fatto conoscere le suggestive ed originali bellezze paesaggistiche, naturali, edilizie e culturali di Cesolo con immagini pertinenti e attraverso il ricordo e la citazione di tutti gli scritti e gli articoli che avevo dedicato al mio paese negli ultimi 25 anni.

Nella seconda parte ho illustrato e spiegato le teorie della Filosofia Cesolana, introdotte in principio da Rossano Cacciatori e poi da me sviluppate e completate negli anni a seguire (da qui il nome di Grande Storia della Filosofia Cesolana), anche qui con il supporto delle immagini e attraverso le svariate manifestazioni realizzate e i molti scritti che ho dedicato alla materia negli anni.

Memorabile l’evento del 4 luglio 2009 nella suggestiva cornice di Villa Coletti, dal titolo “Evoluzione della Storia della Filosofia Cesolana attraverso la Musica” con la trilogia Filosofia, Musica e Teatro.  Ho cercato di far capire perfettamente perché tempo fa avevo definito Cesolo “esuberante dal punto di vista culturale”.

Nella terza parte ho trattato e illustrato ampiamente le applicazioni pratiche e sulla vita reale delle teorie della Filosofia Cesolana. Ho cercato di portare gli spesso noiosi e teorici dettami della filosofia su di un piano di piena accessibilità e fruibilità attraverso esempi pratici di vita vissuta. Ho seguito molto sinteticamente ciò che diceva lo stimato studioso Padre Gentili della Basilica di San Nicola di Tolentino, mio professore di filosofia. Utilizzare la filosofia per i propri bisogni e le proprie necessità portandola al personale livello di ognuno di noi.

Molto apprezzato il tema dell’Erotismo nella Filosofia Cesolana, spiegata attraverso esempi pratici e vissuti ed anche con riferimenti a scene collegate a film ed aspetti culturali ed artistici come i nudi di Pier Paolo Pasolini uniti a quelli meno artistici dei film erotici dei primi anni ’70.

Memorabile la scena di Depardieu, De Niro e Stafania Casini in Novecento di Bertolucci oppure quella della tabaccaia di Fellini in Amarcord che hanno fatto da cassa di risonanza per un’altra tematica molto sviluppata e apprezzata nella Filosofia Cesolana.

Ho anche spiegato e illustrato le fonti e i concetti che hanno ispirato il mio Metodo di 53 cartoline che ho utilizzato, applicato e sperimentato con successo su me stesso in situazioni estreme. Un Metodo psicologico e reale derivato dalla congiunzione tra l’Ironia, la Goliardia, l’Arguzia, il Disincanto e la Dissacrazione tipiche della Filosofia Cesolana con la Satira pungente del Guerin Sportivo, gli Slogan persuasivi di Helenio Herrera e le collezioni delle Figurine Panini. Un meccanismo con alla base le trilogie e i triangoli di Dante Alighieri, l’Iliade e l’Odissea di Omero, le tematiche di Goethe e l’Erotismo di Boccaccio. Utilizzare il concentrarsi sulla propria persona e sulla propria figura e su una conoscenza più ampia di se stessi per risolvere i propri problemi, i propri bisogni e le proprie necessità, quasi come un’autoipnosi e un’auto-Maieutica di Socrate.

Altre tematiche interessanti e citazioni sono state le Palle di Sgarbi, l’Armonia e i Colori di Giotto, Caravaggio e Raffaello, la Follia di Steve Jobs e lo Straniamento di Brecht, che hanno completato il variopinto mosaico della serata. Una serata stuzzicante, esuberante, trasgressiva, riflessiva, ironica, originale, portatrice di felicità.

Gabriele Cipolletta

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