Una corona d’alloro per ricordare le 19 vittime italiane della strage di Nassirya. A deporla, nel corso di una cerimonia svoltasi in forma ridotta nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio da Covid-19, il sindaco Rosa Piermattei assieme al presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri, Decio Bianchi, e al vice presidente Francesco Losurdo.
Presente all’iniziativa anche il Gonfalone della Città.
Il 12 novembre 2003 alle 10.40 ora locale in Iraq, le 08.40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base Multinational Specialized Unit italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso della base “Maestrale”, riuscì a uccidere due attentatori suicidi, tant’è che il camion non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. Nell’esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani. Con questa anche i militari dell’esercito italiano di scorta.
L’attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Nell’azione rimasero ferite 58 persone tra cui 19 carabinieri.