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Un momento dell'inaugurazione della mostra con curatori del catalogo e dell'evento
Un momento dell'inaugurazione della mostra con curatori del catalogo e dell'evento

Nuovi orari per “scoprire” Remo Scuriatti. E piace molto il catalogo della mostra

La mostra “Remo Scuriatti, fotografo e pittore” cambia orari di apertura. A una settimana dal taglio del nastro, per facilitare fruizione e ingressi, sarà visitabile nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.30 alle 13. Il venerdì pomeriggio apertura su prenotazione. Poi nelle giornate di sabato, domenica e festivi porte aperte dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Il lunedì, eccetto i festivi, giorno di chiusura.

L’esposizione, pensata e realizzata dal Comune, viene accompagnata da un interessante catalogo stampato da Artelito su progetto grafico di Francesca Pellegrino con foto di Saverio Serini.

Ben 207 pagine in cui il curatore Alberto Pellegrino e gli autori (Achille Alba, Lucio Del Gobbo, Paolo Gobbi, Silvio Gobbi, Giuliana Pascucci) spiegano il significato di un evento che intende rendere omaggio al più grande artista settempedano del Novecento a 120 anni esatti dalla nascita.

Oltre all’introduzione e ai saluti istituzionali affidati al sindaco, Rosa Piermattei, al vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, tra i principali promotori dell’evento, la pubblicazione alterna una serie di riflessioni affidate ad Alberto Pellegrino, che parla di “San Severino Marche al tempo di Remo Scuriatti”; a Lucio del Gobbo, che presenta “Remo Scuriatti. Artista in libertà, dono della fantasia”; a Giuliana Pascucci su “La quiete accesa della pittura di Remo Scuriatti”; ad Achille Alba, di cui per l’occasione esce uno scritto postumo su “Remo Scuriatti, il più leopardiano dei pittori marchigiani”; a Silvio Gobbi, che parla del cinema al tempo di Scuriatti. Quindi, la pubblicazione presenta gli artisti della “cerchia” del protagonista dell’evento: Arnaldo Bellabarba, Renato Pizzi, Ezio Raimondi, Luigi Cristini, Luciano Gregorietti, Giuseppe Massaria, Vincenzo Tomassini, Benur Caciorgna e Carlo Bucci, Luigi Cristini, Wulman Ricottini e Luigi Balducci. Infine le sezioni dedicate alla fotografia e a Scuriatti “Un ritrattista di intensa umanità”, come viene definito da Alberto Pellegrino. E infine le schede di tutte le opere in mostra a cura di Paolo Gobbi.

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