La pioggia ha un po’ condizionato l’evento per i quasi 800 anni della presenza delle Clarisse a San Severino, previsto all’aperto ma poi svoltosi all’interno del monastero. La circostanza lo ha reso comunque più intimo e, se vogliamo, ancor più sentito dai numerosi fedeli che erano saliti al Castello per celebrare la ricorrenza assieme alle Sorelle di Santa Chiara. Alla celebrazione, presieduta da padre Fabrizio Cifani, ha preso parte anche il sindaco Rosa Piermattei con l’assessore Tarcisio Antognozzi, in rappresentanza dell’intera comunità settempedana.
Ecco da cosa trae origine la festa, che d’ora in avanti si ripeterà ogni anno nella giornata del 16 giugno.
Il primo nucleo di questa presenza si sarebbe formato nel convento di San Salvatore in Colpersito, attuale sede dei Frati cappuccini, che all’epoca era un primitivo luogo benedettino dato in uso al Capitolo dei Canonici di San Severino. Lì la prima memoria trova una “comunità di pie donne” esistente anche prima di santa Chiara, le quali seguivano probabilmente la regola benedettina. Francesco d’Assisi, che si sa essere stato più di una volta a San Severino, in un primo suo passaggio databile al 1212, visitò questa comunità e in tale occasione incontrò il famoso “re dei versi” incoronato poeta da Federico II, il quale si mise al suo seguito, avendo da Francesco stesso il nome di “fra Pacifico”. Poi, in un’altra occasione, pare nel 1221, venendo da Osimo, il santo di Assisi lasciò alle pie donne la pecorella riscattata da un pastore che la stava portando al macello.
Nel 1223 il vescovo di Camerino, Attone II (1192 – 1223), rilasciò a queste pie donne “recluse” un attestato che le ammetteva alla dipendenza dei frati minori, per l’assistenza spirituale e materiale. In conseguenza di ciò, le “donne recluse” chiedono e accettano di osservare la regola vigente a San Damiano d’Assisi. Dunque, la data del 1223 può essere accettata come inizio ufficiale della presenza delle clarisse a San Severino.
Questo fa del nostro monastero la prima presenza clariana nelle Marche.
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