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Pietro Cruciani
Il dottor Pietro Cruciani

Scade l’acconto per l’Imu, Cruciani: “La rata va rinviata”

L’ufficio Tributi del Comune di San Severino ha comunicato che l’art. 138 del Decreto Legge 34/2020 ha allineato i termini di approvazione delle aliquote Imu-Tari con il termine di approvazione del bilancio di previsione individuato nella data del 31 luglio 2020. I termini di versamento dell’Imposta municipale propria, tuttavia, rimangano fissati al 16 giugno e al 16 dicembre. Pertanto si applicano le disposizioni indicate nell’art. 1, comma 762, L. 160 del 27/12/2019 secondo cui “in sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di Imu e Tasi per l’anno 2019”.

Il consigliere comunale di minoranza, Pietro Cruciani, rappresentante di “San Severino Marche 2.0 – Una città per tutti”, chiede però una delibera di Giunta urgente per il rinvio del pagamento, facendosi portavoce di una richiesta avanzata da molti cittadini settempedani.

“Con meraviglia ho appreso che la scadenza dell’acconto Imu, prevista per il 16 giugno, non è stata rinviata. Molti Comuni invece l’hanno fatto. E personalmente ritengo che sia una decisione non solo opportuna, ma quanto mai doverosa. E vi spiego i motivi.

  1. La mancata proroga creerebbe un affollamento presso banche e ufficio postale assolutamente incompatibile con le misure di restrizione ancora in essere per combattere il virus che, ricordiamo, è ancora pericolosamente in circolazione. Mi sembrano ancora vietati assembramenti e contatti ravvicinati che, in questo caso, sarebbero inevitabili. Ricordo che più del 90% dei contribuenti versa l’imposta direttamente agli sportelli delle Poste e delle banche che peraltro operano in taluni casi a regime ridotto per via del distanziamento.
  2. I Caaf, i patronati e gli studi commerciali, in questo periodo, sono già oberati di lavoro per la compilazione e la trasmissione delle pratiche inerenti diversi bonus e aiuti economici che il Governo ha varato per venire incontro alle difficoltà economiche causate dal lungo lockdown. In molti mi hanno contattato per farmi presente questa circostanza e appesantirli con l’incombenza di preparare i versamenti Imu sarebbe alquanto inopportuno.
  3. Ricordo infine che molti esercizi hanno ripreso da pochi giorni l’attività e pagare già subito la prima rata dei loro locali costituisce un vero problema. Venire quindi incontro alle loro esigenze con la dilazione del versamento lo ritengo necessario.

Rilevo infine che prorogare la data del 16 giugno è estremamente semplice. Adottare una veloce delibera di Giunta è possibile in mezz’ora! Poi sarà da ratificarla al primo Consiglio utile, dove ovviamente non mancherà il mio naturale sostegno. Se il Comune non può permettersi un rinvio della scadenza di qualche settimana significa che siamo proprio messi male… E ciò sarebbe non meno preoccupante”.

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