Un fiore reciso nell’età più bella, quando ancora il passare del tempo non sfiorisce la bellezza e la voglia di vivere è intatta. Nulla ha potuto la gracile fibra di Bianca Maria Angeloni opposta a un destino spietato, che l’ha ghermita definitivamente dopo averla fiaccata a lungo. La trentacinquenne settempedana, che avrebbe compiuto 36 anni nella giornata di San Silvestro, si è spenta intorno alla mezzanotte di mercoledì scorso. Vana la corsa al punto di primo soccorso del Bartolomeo Eustachio da parte dei famigliari, così come il prodigarsi dei sanitari per strapparla alla morte.
«Ci era successo anche in passato di precipitarci a soccorrere mia nipote – commenta laconicamente lo zio Maurizio –, che stava combattendo da tempo per vincere il suo malessere, ma stavolta non ci siamo riusciti. Dapprima è accorso il fratello Andrea per trasportarla velocemente all’ospedale, dopo che la mamma Liliana si era accorta che Bianca non stava bene, poi sono arrivato anch’io, ma non abbiamo potuto far altro che constatare che la fibra di Bianca aveva ceduto per sempre. Proviamo un dolore immenso».
Sono stati davvero tanti coloro i quali hanno manifestato la propria vicinanza alla famiglia Angeloni, molto nota per la gestione dell’omonima, storica azienda di costruzioni sita nel rione Settempeda dove lavorano lo zio Maurizio e la gemella Chiara, sposata con due bimbi piccoli per i quali Bianca stravedeva.
«La famiglia Angeloni era originaria della località di Serralta – ricorda un’amica di famiglia residente nella frazione -. Tutte gran brave persone, dedite al lavoro e che hanno costantemente vigilato sulla salute di Bianca».
«Piccola dolce Bianca, adesso farai ridere tutti gli angeli», posta su Facebook l’amica Ele Baggiani, facendo riferimento al carattere gioviale della scomparsa. «Amica mia, mi mancheranno le nostre lunghe chiacchierate», soggiunge Tamara Ortolani. Infine lo struggente saluto della gemella Chiara ricordando il genitore scomparso anni fa: «Ciao Bia’, salutami babbo». I funerali si terranno domani (venerdì 12 giugno), alle 15.30, nella chiesa della Pieve. Officerà don Paul Mbolè.
Luca Muscolini