Il vice presidente nazionale dell’Anci, Francesco Baldelli, già sindaco di Pergola, interviene così a sostegno delle strutture sanitarie del territorio, come può essere l’ospedale di San Severino, per il quale si chiedono innanzi tutto il ripristino del Pronto soccorso e una piena operatività di “specialistiche” di qualità.
“L’emergenza Covid-19 ha svelato, anche a chi sino ad oggi è stato un pò distratto, la inadeguatezza del modello marchigiano di sanità pianificato dalle giunte regionali degli ultimi 10 anni – scrive Baldelli -. La Corte dei Conti nel suo Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica ha denunciato che “la contrazione delle cure ospedaliere in grandi strutture ha lasciato la popolazione senza cure adeguate”. Una degli imputati eccellenti, fra le regioni italiane, risultano essere proprio le Marche. È dunque opportuno informare i marchigiani sulle scelte compiute in questi anni dalle giunte Spacca e Ceriscioli. Dal 2012 al 2018 le Marche sono risultate essere una delle regioni che ha tagliato il maggior numero di posti letto rapportati alla popolazione, al pari della Calabria. A questo si aggiunge la mancanza di un efficace sistema di assistenza sul territorio che ha lasciato la popolazione senza protezione. Pure in questo caso le Marche primeggiano in negativo. La scure delle giunte regionali marchigiane si è infatti abbattuta anche sui medici di medicina generale, drasticamente ridotti del 6,5%, e sulle guardie mediche, con un meno 16,2%.
Non si tratta solo di mancanza di risorse ma di mancanza di volontà politica e di capacità organizzativa. La nuova Gunta regionale dovrà, pertanto, avere il coraggio di chiudere l’improvvida pagina degli ospedali unici, riaprire gli ospedali chiusi, rafforzate i presidi depotenziati, restituire i posti letto tagliati e recuperare infine gli investimenti persi sul personale”.