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Aula didattica (foto d'archivio)
Aula didattica (foto d'archivio)

Fratelli d’Italia insiste: “Scuola nuova resti in centro”

La sezione locale di “Fratelli d’Italia” torna sull’argomento della futura Scuola Primaria di San Severino. Ecco la nota.

“Nonostante il sindaco, su sollecitazione nostra e di alcuni consiglieri comunali, abbia sempre negato che sul futuro della scuola Luzio fossero state fatte scelte definitive, la realtà dei fatti è ben diversa; difatti negli uffici comunali c’è già un progetto di fattibilità che ne sentenzia il trasferimento verso la frazione di Cesolo. Quello che più ci sorprende e addolora è che l’ipotesi di ricostruzione dell’attuale sede non è stata neanche presa in considerazione dalla Giunta, tanto che negli elaborati tecnici sono state messe a confronto ben sei ipotesi diverse per il nuovo insediamento: Rione di Contro, zona compresa tra la ferrovia e la SP361 già destinata alla nuova scuola dal vigente piano regolatore; zona Glorioso nei pressi del nuovo ponte; due nella zona di Cesolo (Cesolo 1 e Cesolo 2) entrambi in corrispondenza della SP502 nell’area meglio conosciuta come “piana di Cesolo”; zona San Michele ex Silga Gomma; rione Mazzini area stadio comunale e, guarda caso, la più idonea è risultata Cesolo 2 (direzione Cingoli lato dx), feudo elettorale della Piermattei nonché suo luogo di residenza e di altri componenti della maggioranza consiliare. A nostro parere tale decisione, di cui la cittadinanza è completamente ignara, sarebbe letale per le prospettive di San Severino, che verrebbe privato di un pilastro della vita economica e sociale della città, in particolare del centro già fortemente penalizzato da un vistoso e incontrastato spopolamento. Il nostro timore principale è che quest’opera potrebbe aprire la strada a un graduale smembramento della città, nonché all’ennesima, insopportabile speculazione edilizia, preordinata a favorire lo sviluppo delle aree vicine al nuovo plesso scolastico. Difatti è lecito prevedere che il nuovo istituto costituirà una valida motivazione per autorizzare nuove lottizzazioni, quindi nuove case, supermercati, negozi, uffici eccetera, i cui unici beneficiari saranno solo ed esclusivamente coloro che vivono o hanno interessi nella frazione di Cesolo, da cui resterà escluso tutto il resto della città, comprese le frazioni che non ricadono in quel lembo di terra. Da ciò emerge un approccio molto privatistico se non addirittura domestico adottato dal sindaco nella gestione della “cosa comune”, in merito al quale vogliamo sensibilizzare tutta la cittadinanza a prescindere dal colore politico dei singoli, a riflettere sull’opportunità o meno di una scelta di questo tipo che, a nostro avviso, si ripercuoterebbe in modo negativo nella quotidianità delle famiglie e ad esclusivo vantaggio di pochi eletti. Oltre al merito politico della decisione presa, il progetto non ci convince neanche sotto l’aspetto tecnico, essendo inconcepibile e ingiustificabile la prospettiva di una scuola isolata dal centro amministrativo, residenziale e sociale della città, relegata nel bel mezzo di un’area votata all’agricoltura e ai margini del tessuto urbanistico. Nel caso specifico lo spostamento verso Cesolo arrecherebbe un grave disagio ai tanti genitori e nonni non automuniti, ai quali verrebbe impedito di portare e riprendere i propri figli a scuola, per non parlare delle famiglie con più figli che saranno costrette a fare la spola tra Cesolo e gli altri istituti situati nel centro città, problema questo che sarebbe invece escluso sia in caso di rifacimento dell’attuale sede, sia nell’ipotesi di costruzione di un nuovo plesso nell’area del Rione di Contro già destinata a tal fine dal vigente piano regolatore. Inoltre è notorio che il Rione di Contro è quello che meglio ha resistito al terremoto del 2016 e che vanta il minor numero di edifici lesionati, pertanto sembrerebbe azzardato trasferire l’istituto in un’area che non offre analoghe sicurezze e che imporrebbe dei costi di realizzazione di circa 7 milioni di euro, ampiamente fuori misura rispetto alla finanze comunali che non riuscirebbero a coprirne neanche la metà. Il coordinamento locale di FdI è favorevole alla costruzione di una scuola nuova, adeguata ai moderni standard di sicurezza, ma si oppone fermamente al dislocamento dal centro cittadino, invitando l’Amministrazione ad una più equa ponderazione dei diversi interessi coinvolti, evitando scelte utili a pochi e lesive per tanti”.

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