Ha guidato gli agricoltori durante l’emergenza, ora arriva la conferma per guardare alla ricostruzione e al rilancio. Francesco Fucili, 37 anni, imprenditore agricolo di San Severino, è stato confermato alla guida di Coldiretti Macerata al termine dell’assemblea che si è tenuta all’Abbadia di Fiastra alla presenza anche del presidente regionale Tommaso Di Sante e del direttore regionale Enzo Bottos.
Diversi i dossier aperti per la categoria.
Dalla gestione dei selvatici che ancora cerca risposte concrete, al Psr, dalla burocrazia da snellire ai fondi per la ricostruzione. In una provincia, quella di Macerata “che è la più colpita d’Italia – ha detto Fucili – e che attende quelle misure finanziare straordinarie che dovrebbero arrivare il prima possibile a casa delle imprese per far ripartire questo territorio, ricco a tal punto da ospitare, salvo gli agrumi e il riso, tutte le coltivazioni presenti in Italia. Coldiretti ha fatto tanto per noi. Fin dal primo giorno i vertici nazionali ci hanno assistito e dato supporto con le roulotte, fornendo gasolio agricolo, foraggio, roulotte. Coldiretti Marche ha coordinato gli aiuti, mentre tutti gli uomini e le donne della Federazione di Macerata hanno continuato a lavorare nonostante le scosse. Ora occorre guardare avanti. Alla ripartenza, simboleggiata dall’allevatore rimasto sul territorio, tra le macerie, custode contro l’abbandono. Fondamentale anche il ruolo dei media per tenere sempre la guardia alta”.
Fucili sarà coadiuvato dal nuovo consiglio provinciale. Ne fanno parte ha Amalia Arpini, Sara Crispiciani, Antonio Fainelli, Paolo Froccani, Francesco Guzzini, Milena Lucarini, Paolo Mari, Renzo Martinelli, Andrea Mei, Luigi Paccusse oltre ai componenti dei movimenti giovani Alba Alessandri, donne Marina Buccolini e pensionati Fabrizio Fabrizi Venanzo. Nel collegio dei revisori dei conti è stato eletto presidente Giorgio Piergiacomi e componenti Walter Pacioni e Vittorio Menatta. “Tra di loro ci sono nuovi dirigenti – ha concluso Fucili – persone che si erano avvicinate a Coldiretti e che ora hanno deciso di fare un passo in più. In questi anni Coldiretti è cresciuta tanto e questo ha dato modo avere più persone con le quale approcciarsi, con le quali dialogare per esporre un problema e trovare un aiuto per risolverlo. Il nostro è prima di tutto un grande lavoro di squadra. Nelle assemblee territoriali abbiamo notato voglia di lavorare, di mettersi in discussione, di partecipare insieme a Coldiretti al futuro dell’agricoltura”.