TdM: “Incertezze sui reparti del nostro ospedale”

Il presidente del Tribunale per i diritti del malato di San Severino, Veros Bartoloni, lancia il grido d’allarme per l’ospedale cittadino, di cui teme il progressivo indebolimento. “Dopo aver ascoltato diverse testimonianze, sia di pazienti che di altre persone interessate, vorrei – chiede Bartoloni – un chiarimento dai nostri politici regionali, perché alcune specialistiche, in particolare la week surgery, non sembrano affatto funzionare appieno, come invece dovrebbero, in base alle ultime delibere regionali in ordine di tempo. Le specialistiche i cui potenziamenti non si sono visti creano perplessità e insicurezza, tanto che gli utenti temono un probabile trasferimento di interi reparti in altri ospedali della nostra provincia, come è accaduto per il punto nascite, che pure era un fiore all’occhiello dell’Eustachio con i suoi 600 parti annui”. La preoccupazione del presidente del Tdm cresce pensando ai disagi dovuti al terremoto: “Non si dovrebbe – soggiunge Bartoloni – continuare a tagliare altri servizi sanitari, dal momento che la popolazione si trova a dover fronteggiare giornalmente emergenze in serie post sisma e la posizione dell’Eustachio è strategica per l’intero territorio. E dispone anche dell’eliporto notturno, che può soddisfare anche eventuali chiamate di soccorso d’emergenza, grazie anche alla presenza di personale medico e paramedico specializzato”. Nel chiedere “agli amministratori regionali responsabili della sanità di non smantellare un ospedale che presenta reparti di assoluta eccellenza come l’Eustachio”, Bartoloni infine propone: “perché non pensare alla possibilità di organizzarvi un reparto geriatrico, dal momento che l’età della popolazione residente è sempre più elevata e pertanto si ha maggiore bisogno di assistenza sanitaria per gli anziani?”.