Nei giorni caldi di questa estate se n’è andato in cielo Primo Luciani, un uomo che durante i suoi 95 anni d’età ha “pedalato” con sacrificio e generosità per scalare la salita della vita. Da giovane ha fatto tutta la Seconda guerra mondiale nei Balcani ed è stato prigioniero dei tedeschi per più di un anno e mezzo, fino a fuggire e a prendere parte da patriota alle fasi conclusive del conflitto bellico, tanto da meritare la “Croce al merito di guerra”. Poi ha messo su famiglia e ha lavorato a lungo all’Istituto professionale “Ercole Rosa” di San Severino. Infine, ha pedalato anche per passione. La bici e la fisarmonica erano i suoi grandi amori. Primo è stato tra i soci fondatori del “Pedale settempedano” e ne è rimasto iscritto fino all’ultimo, risultando in questi anni il tesserato più anziano. Negli anni ’70 è stato preparatore atletico dei ragazzi delle scuole medie che andavano alle gare ciclistiche dei Giochi della gioventù, mentre negli anni ’80 e ’90 – specie dopo la “pensione” – Luciani ha preso parte a tanti raduni e competizioni di cicloturismo. E in molti lo ricorderanno ancora attivo, alla soglia dei 90 anni, lungo la strada Pioraco-Fiuminata, per una passeggiata domenicale in sella al sua bicicletta.
Per la scomparsa di Primo sono giunte molte testimonianze di affetto ai suoi familiari e durante i funerali sono state raccolte parecchie offerte, poi devolute alla Caritas vicariale e all’associazione “Sorrisi per l’Etiopia – Luca, Cristina e Alessio”.
Ora la famiglia, nel ringraziare quanti si sono stretti attorno al loro congiunto per l’ultimo saluto, esprime gratitudine anche nei riguardi dei medici e del personale infermieristico dell’ospedale di San Severino per le cure prestate a Primo nei suoi giorni di degenza e ricorda a tutti gli amici che venerdì 28 agosto, alle ore 19, verrà celebrata una messa di suffragio (per il trigesimo) nella basilica di San Lorenzo.