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Castello: l'inaugurazione della mostra
Castello: l'inaugurazione della mostra

Mostra: un “filo di Arianna” lega le opere di nove artisti

L’arte come aiuto per ritrovare una strada, come filo di Arianna per andare incontro alla luce di una via d’uscita o per risalire un percorso dove, ciascuno di noi, fra distrazioni e mille impegni, può aver lasciato dietro di sé tanti segni e le proprie memorie. Questo, in estrema sintesi, il vero significato della mostra “Le identità ritrovate” che il collettivo creativo indipendente “Brutta botta” ha allestito, con il patrocinio del Comune, fra il chiostro e alcune stanze recuperate al degrado nella cornice del Castello al m onte e la chiesa della Misericordia, in Piazza del Popolo. L’esposizione, che vede protagonisti in una collettiva sui generis nove artisti autori di pitture, sculture e d’altro, resterà aperta fino al 21 settembre. “Questa mostra – spiega il sindaco Cesare Martini – ci fa riappropriare di luoghi cari ai settempedani, quindi delle memorie, ma anche dei segni che, attraverso la pittura e la scultura, si trasformano in opere d’arte. L’esposizione stuzzica i sensi e tocca diverse corde rianimando e dando colore a un certo appiattimento. Essa offre più di un motivo di riflessione ma è anche un bellissimo biglietto da visita per chi, e sono tanti i turisti che lo stanno facendo in questo periodo, sta scegliendo San Severino come meta o come luogo di passaggio. Questa mostra conferma l’identità di San Severino come città d’arte e si sposa molto bene con l’altra proposta dell’estate 2014 e cioè una delle tappe del percorso espositivo dedicato a “I luoghi di Diotallevi di Angeluccio”, detto il Maestro di Esanatoglia, collegato alla celebre mostra di Vittorio Sgarbi “Da Giotto a Gentile”, ospitata nella città di Fabriano”.

Gli artisti presenti alla collettiva d’arte inaugurata alla presenza dell’assessore comunale allo Sviluppo culturale, Simona Gregori, sono Livio Bellabarba, Leonardo Corneli, Roberto Grillone, Shura Oyarce Yuzelli, Giammaria Marcaccini, Silvano Mazzarantani, Luigi Mercanti, Mirko Muscolini, Carlo Gatti Venturini.

Livio Bellabarba è un artista settempedano appassionato di arte figurativa e, in particolare, del disegno umoristico. Dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Fabriano, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Macerata.

Leonardo Corneli, nato a San Severino nel 1953, si è dedicato fin da giovane all’attività pittorica mostrando da subito un linguaggio molto personale caratterizzato da una visione onirica della realtà. Egli ritrova nel colore la forma come se da questi ne derivasse, accordando in un sofisticato equilibrio cromatico sulla tela, l’immagine ricercata. I suoi mondi sono mondi popolati di creature che volano nell’acqua e nuotano nell’aria, respirando emozioni sognanti.

Roberto Grillone è nato a Gela, in Sicilia, figlio di un pittore naturalista di estrema raffinatezza. Già vincitore di numerosi premi internazionali di prestigio, ha ricevuto anche il diploma di merito al premio “Arte” di Mondadori e il premio di pittura tra i migliori artisti partecipanti all’esposizione “Arte sul Naviglio” della città di Milano.

Shura Oyarce Yuzelli, nata a Lima, in Perù, ha studiato pitture all’Accademia di Belle Arti ed è arrivata in Italia, a Firenze, nel 1988 dopo aver vinto una borsa di studio. Qui si è laureata in architettura. Intercala al gesto pittorico il gesto narrativo e da subito esprime una forte connotazione artistica. I suoi lavori paiono ricercare lo spazio e la forma ed evocare irresistibili interiorità d’animo. Si tratta di collage materici su tavola ma anche di sculture policrome attraverso il riutilizzo di materiali di recupero. Ha curato importanti progetti di allestimento di mostre d’arte e progetti espositivi di design e partecipato a diverse mostre collettive e personali.

Giammaria Marcaccini, nato a Camerino nel 1970, dopo essersi formato al Dam di Bologna e all’Accademia di Belle Arti di Brera, passando per l’High Barnett College di Londra e l’Istituto Europeo di Design, si dedica alle arti visive a tutto campo. Negli ultimi anni si è dedicato alla pittura con cui indaga la verità dell’uomo attraverso il suo volto e il suo sguardo.

Silvano Mazzarantani, in arte Novecento, vive, crea, intrattiene i tanti amici estimatori tra fantasia e realtà a Casette Verdini di Pollenza nel suo maxi laboratorio. Nella sua pittura non cerca il dettaglio, l’orpello, ma un segno poetico fuori da mode e dalle convenzioni. Ogni sua opera parte da un input che arriva dall’esterno, dalle cose che vive ogni giorno, utilizzando anche materiali riciclati a cui ama ridare vita.

Luigi Mercanti, artista nato a San Severino, è l’autore di piccoli oggetti della nostra infanzia: legni, viti, colle e ritagli di pelle vengono da lui utilizzati come espedienti per divenire altro. Altro di gioco, di mistero, di felicità e di scoperta.

Mirko Muscolini, in arte Gatrilo, è di Tolentino. Ha iniziato il suo percorso, da autodidatta pur avendo frequentazioni per l’arte grazie a suo padre e a suo zio, nel 1989. Nelle sue creazioni pittoriche si ritrovano spesso i suoi amici raffigurati in volti e figure di donne. Il suo estro lo si denota anche nelle sue molteplici sculture, ceramiche e pezzi da design.

Carlo Gatti Venturini, vive e lavoro a San Severino. Lavora su tela, metallo, plastica e legno e utilizza una tecnica a più materiali per giungere ad una rappresentazione tra l’astratto e il figurativo. Quello che egli propone è un tratto fortemente marcato e, allo stesso tempo però, nasconde le figure e gli ambienti in una lucida frenesia di colori brillanti. Reinterpreta, rivitlizzandoli, anche motivi di immagini di carattere religioso.

L’esposizione “Le identità ritrovate” resterà aperta al pubblico fino a domenica 21 settembre. Gli artisti saranno presenti in mostra, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.

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