Gli investigatori sono convinti che nel momento in cui è avvenuta la terribile esecuzione del pescivendolo sambenedettese Pietro Sarchiè, l’assassino non fosse solo. Gli investigatori infatti stanno ricostruendo il quadro accusatorio nei confronti dei quattro indagati e non è escluso che possano spuntare ben presto altri nomi. Tuttavia, dal fronte delle indagini non trapelano particolari ed è comprensibile il riserbo che lo stesso procuratore Giovanni Giorgio ha imposto ai suoi collaboratori. Intanto, martedì è previsto in Procura, a Macerata, il primo interrogatorio di garanzia nei confronti dell’unico – al momento – indagato con l’accusa di omicidio. Si tratta, come noto, del 40enne di origini catanesi, Giuseppe Farina, pure lui venditore ambulante di pesce, residente a Seppio di Pioraco e difeso dagli avvocati Marco Massei di San Severino e Mauro Riccioni di Castelraimondo.