Articolo tratto dal sito gianlucadimarzio.com
Quando il pallone ferma la sua corsa, è già una sconfitta. E se si ferma per la situazione politica del paese, la sconfitta probabilmente è doppia. Il campionato ucraino è iniziato solo da due settimane, dopo la decisione presa dalla Lega dei club che ha ricevuto una lettera in proposito dalla Federcalcio di Kiev in seguito all’appello arrivato dal ministero dell’Interno. Un’occasione mancata, anche per un italiano. Fabrizio Castori, ex allenatore di Varese e Reggina. E una trattativa iniziata a fine gennaio col Metalurg Zaporizhya (che aveva provato anche per Reja, prima del suo ritorno alla Lazio) interrotta proprio perché il campionato non sarebbe iniziato. “Valentino Sidella – racconta Castori a GianlucaDiMarzio.com -mi ha contattato tra fine gennaio e i primi giorni di febbraio. Il club ucraino convinto, sul tavolo c’era un contratto triennale. Così, siamo partiti e siamo andati in Ucraina per sviluppare il resto della trattativa. Ho visitato i campi d’allenamento, il centro sportivo, la palestra. Contento del tipo di organizzazione che c’è. Ho preso contatto con la realtà locale, così poi sono tornato in Italia per preparare i documenti e anche la risoluzione con la Reggina”. Poi, però, la sorpresa. Quasi inaspettata. “Sì, perché a metà febbraio è arrivato un fax col quale il Metalurg ci ha comunicato la sospensione della trattativa”. Un peccato, quando il calcio si incrocia con i problemi veri della vita. “Sarebbe stata – prosegue Castori – una bella crescita e un bell’arricchimento professionale anche per me. Una gratificazione. Mi avrebbero anche messo a disposizione un traduttore italiano-russo. La squadra è composta da tanti ucraini, due brasiliani, un portoghese e un calciatore serbo”. Quando è arrivata la notizia, la squadra era in ritiro in Turchia. “Io avrei dovuto completare tutto per il 20 febbraio, avremmo dovuto giocare la prima sfida di campionato il 28 febbraio. Poi ci sarebbe stato un mese di marzo molto intenso con Shakthar e Dinamo Kiev da affrontare tra la terza e la quarta giornata”. Castori, tra l’altro, per rinforzare la sua squadra ha dato uno sguardo anche al mercato italiano. Giusto? “Sì – ammette – Avevo contattato Nando Coppola del Milan e Daniele Ficagna, adesso al Lanciano. Un pensierino anche a Iaquinta. Poi, ovviamente, ci sarebbero state le trattative da portare a termine. Ma comunque le idee di base c’erano”. Per un’avventura sfumata, almeno per il momento. Aspettando che il pallone torni a rotolare in maniera definitiva sui campi dell’Ucraina. Magari parlando un po’ d’italiano.
Staff – Riccardo Gatto