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Da sinistra: Porro, Pelagalli, Bonaccorso e Cipolletta
Da sinistra: Porro, Pelagalli, Bonaccorso e Cipolletta

Calcio: Bonaccorso, Porro e il ruolo degli educatori

Hanno ammaliato il gruppo di allenatori che, dopo il provino ai giovani calciatori classe 2000 e 2001 ed il briefing tecnico, hanno ascoltato il doppio intervento alla Sala Sisto V del Comune sul ruolo dell’educatore il cui obiettivo è fondamentalmente quello di migliorare i bambini attraverso il gioco del calcio. Stefano Bonaccorso, responsabile dell’attività di base dell’Atalanta, con cui San Severino ha un feeling speciale grazie al centrocampista ex biancorosso Giacomo Bonaventura ora asso nerazzurro, e Alessandro Porro, presidente provinciale Aiac e docente della scuola allenatori a Coverciano, hanno elogiato lo funzione dello sport. “E del calcio in particolare – parole di Bonaccorso – per migliorare il sapere, cioè le capacità cognitive del ragazzo, il suo saper essere, vale a dire la sua dimensione emotiva. Ed il saper fare, le sue competenze. Nel passare dal ruolo di educatori a quello di allenatori si… alza l’asticella. A noi tecnici dell’Atalanta chiedono di migliorare il ragazzo, far giocare bene la squadra e vincere…”. Roba mica da poco. E comunque traguardo raggiungibile “quando – ha soggiunto Porro – l’educatore riesce a raggiungere la padronanza, cioè il saper far fare”. Soddisfatti, al termine, il responsabile del settore giovanile biancorosso Giovanni Ciarlantini, il moderatore della serata e dirigente della Settempeda, Gabriele Cipolletta e l’assessore comunale allo Sport, Gianpiero Pelagalli, che ha salutato il gruppo di appassionati intervenuti, fra cui Alessandro Paccapelo, l’ex stopper della grande Settempeda del presidente Roberto Romagnoli, ora tecnico nel produttivo distretto calcistico fermano.

Luca Muscolini

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