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Nello Prosperi nel suo studio

Cinquant’anni di storia nelle agende di Nello Prosperi

Lo scorso ottobre ha compiuto 98 anni, ma non li dimostra proprio, e con straordinaria tenacia porta avanti ogni giorno quella che potremmo considerare un’autentica impresa. Parliamo del settempedano Nello Prosperi, il quale, oltre a essere un fedele lettore del Carlino, cura da 50 anni un proprio diario. In un armadio del suo studio conserva, in perfetto ordine cronologico, le agende che quotidianamente ha riempito di annotazioni, curiosità, fatti della propria vita, notizie locali e nazionali: mezzo secolo di storia personale, familiare e, perché no, anche cittadina. Siamo andati a trovarlo nella casa di viale Eustachio, in cui da qualche anno – dopo la morte della moglie Ida – abita da solo, e lì ci ha mostrato il suo piccolo “tesoro”: i primi diari, seppur dettagliati, non sono pienissimi, mentre quelli che ha compilato successivamente alla pensione sono fittissimi. Le pagine di ogni giorno dell’anno contengono almeno un pensiero, un ricordo, un appunto, tutto scritto in corsivo rigorosamente a mano, peraltro con una bella grafia. In alcuni casi, laddove lo spazio non è stato sufficiente, Nello ha aggiunto un pezzetto di carta attaccandolo a piè di pagina con lo scotch e ripiegandolo verso l’interno. Un’opera certosina, insomma. Poi, di tanto in tanto compaiono anche piccoli ritagli di giornale e spesso delle sue poesie, messe però nero su bianco con l’inseparabile macchina “Studio 44” che tiene ben custodita sulla scrivania accanto a una cartina politica dell’Europa. “Ho cominciato senza pensarci – ci dice Nello Prosperi – e, col passare del tempo, ci ho preso gusto. Mi è sempre piaciuto annotare le mie cose, informarmi su ciò che accadeva e accade attorno a me, seguire l’economia e i fatti del mondo. Vedo la tv, leggo sempre il giornale, poi scrivo… Il ‘cappello’ è sempre dedicato al tempo che fa e lo metto giù con la penna nera. Per le annotazioni più importanti della giornata uso il rosso, mentre per le altre utilizzo spesso pure il blu o il verde, oltre al nero”. Apriamo una pagina a caso, è quella del 9 novembre scorso: “Qualche cirro svolazza sull’azzurro cielo ma prevale il soleggiamento – ha scritto Nello – mentre la temperatura si va irrigidendo, segnando 14 gradi…”. Così, incuriositi, andiamo a sbirciare altre agende, dalle più vecchie alle più recenti, quelle degli anni 2000, dove Prosperi riporta, ad esempio, molti particolari sul passaggio epocale dalla lira all’euro oppure racconta degli assordanti “caroselli” per l’Italia del calcio laureatasi campione del mondo nell’estate del 2006. Ma di eventi e personaggi Nello ne cita tantissimi. Del resto, pure la sua vita è stata ricca di fatti: da giovane lasciò San Severino per emigrare in Argentina, dove rimase fino al ’52 lavorando nelle Ferrovie; poi, tornato in Italia, svolse il lavoro di collaboratore scolastico: “Sono rimasto nella Scuola per 22 anni, mi trovavo molto bene con i bambini, era un ambiente meraviglioso”, ci racconta commosso, lui che sposatosi tardi non ha avuto figli. Infine, è stato impiegato anche al Museo “Moretti”, poi la pensione e più tempo libero per coltivare la passione del diario.

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