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Stefano Leonesi
Il professor Stefano Leonesi

Inceneritore, Leonesi non ha dubbi: ‘Polveri verso di noi’

Il futuro del cementificio ex Sacci preoccupa, e pure molto. Preoccupa i tanti lavoratori, con le loro famiglie, che stanno perdendo per sempre il posto di lavoro. Preoccupa la cittadinanza perché rimane in piedi l’idea di trasformare l’impianto di Selvalagli in un grande inceneritore di rifiuti. La nuova proprietà – che ha rilevato il gruppo Sacci – sembra intenzionata a procedere verso questa idea di riconversione, riavviando l’iter procedurale per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Se così fosse, si torna tutti attorno a un “tavolo” tecnico-politico. Tavolo dal quale era stato escluso, nella precedente partita, il Comune di San Severino perché – dissero i giudici del Tar Marche – il vento che soffia lungo la valle dei Grilli in direzione della nostra città non ha una frequenza che può essere considerata prevalente. Come dire che la posizione di San Severino non sarebbe particolare, rispetto all’impianto, né peggiore rispetto a quelle degli altri paesi vicini.

Ma questa argomentazione viene respinta, con rinnovato vigore e sulla base di un’attenta analisi scientifica, dal professor Stefano Leonesi, docente all’Università di Camerino ed esperto di Meteorologia per l’Assam, l’Agenzia per i servizi del settore agroalimentare delle Marche. Riportando dati precisi, rilevati in un quadriennio dalla stazione agrometeorologica dell’Assam stessa (posta in località Roccafranca, a meno di 5 chilometri dall’impianto), il professor Leonesi spiega in una dettagliata relazione che la “direzione prevalente” dei venti è quella che convoglia largamente l’aria dentro la vallata-imbuto di Castelraimondo-San Severino e che questo dato – “incontrovertibile sotto il profilo scientifico” – conferma come il territorio settempedano risulti tra i più esporti alle polveri e agli inquinanti emessi dal sito ex Sacci, paradossalmente anche in misura maggiore rispetto ai luoghi che si trovano nelle immediate vicinanze dell’impianto.

Secondo i calcoli elaborati dal professor Stefano Leonesi, quasi la metà dei venti (46%) portano aria verso San Severino e per il cosiddetto “Effetto Venturi” questa viene sospinta con una velocità ancor più elevata a causa delle caratteristiche della valle piuttosto stretta.

Senza poi tralasciare l’aspetto, altrettanto negativo, delle condizioni favorevoli alla condensazione del vapore acqueo e alle precipitazioni all’uscita della valle proprio su San Severino, Leonesi giunge a queste conclusioni: “Appare indubitabile come il territorio settempedano verrebbe coinvolto, in maniera peculiare e maggiore rispetto ad altri Comuni limitrofi, dall’emissione di polveri e inquinanti prodotti dal cementificio ex Sacci. Tutto questo imporrebbe un doveroso coinvolgimento diretto degli amministratori (e dei cittadini) del territorio di San Severino come parti direttamente interessate in qualunque questione che riguardi la possibilità di emissioni di inquinanti prodotti nell’area del cementificio, appunto perché risulterebbe uno dei Comuni più colpiti dalla dispersione delle polveri emesse”.

Come dire: noi settempedani vogliamo sederci al quel tavolo, ne abbiamo tutto il diritto! Ne va della nostra salute!

In formato pdf, è possibile scaricare e leggere l’intera relazione del professor Stefano Leonesi.

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