Lavorare insieme significa fare squadra. Lo sanno bene i dipendenti della “Rhütten”, mossi da questo spirito ogni giorno tra uffici, reparti e progetti condivisi. Uno spirito che questa volta hanno avuto l’occasione di vivere in modo diverso: su un campo da calcio, correndo e divertendosi, uniti dalla stessa voglia di collaborare e superare sfide. Infatti, al campo polivalente di Caldarola, si è svolto il primo torneo aziendale di calcio a 5: il Rhütten Cup, promosso proprio dall’azienda che è da sempre sostenitrice dello sport in genere, come funzione sociale.
È cominciato tutto da una pausa pranzo. Uno di quei momenti in cui la leggerezza e le risate si mescolano alla voglia di dare quattro calci a un pallone. Un momento semplice, condiviso tra colleghi, ma che agli occhi di chi sa guardare lontano ha acceso una scintilla.
Ecco quindi l’intuizione di Gessica Marinelli e del direttore operativo Eddy Di Lupidio, i quali, osservandoli, hanno capito che quell’energia poteva diventare qualcosa di più. Allora è nata l’idea di creare un appuntamento aziendale per stare insieme al di fuori del lavoro, rilassarsi e divertirsi, rafforzando l’aggregazione tra tutti.
Ha preso vita così il Rhütten Cup: un torneo a tutti gli effetti con divise, arbitro e soprattutto premi non banali, ma personalizzati in modo da rappresentare un significato simbolico per tutti i partecipanti. E infatti, la presentazione del trofeo e la premiazione speciale per un giocatore hanno sottolineato l’impegno della direzione a realizzare un momento di vero svago per i dipendenti.
La prima edizione è stata un bel successo: tre squadre in campo che hanno giocato in modo agonistico con lealtà e sportività, mentre gli spettatori si sono divertirti a tifare e a sottolineare le gesta atletiche dei protagonisti. È stata un’occasione di aggregazione anche per le famiglie dei dipendenti invitate ad assistere.
Nei momenti di pausa, alcuni figli hanno addirittura dato il cambio in campo ai loro genitori. Presente tutta la direzione aziendale e, in prima linea, l’amministratore Mario Marinelli che ha premiato personalmente i giocatori.
«Da sempre – ha detto – sono un sostenitore convinto dello sport, come punto di riferimento importante soprattutto per i giovani attraverso il quale possono crescere forti e sani, lontano da certi pericoli. È questo lo sport che mi piace: quello che crea aggregazione, amicizia, e trasmette i valori più profondi. Ringrazio tutti per aver partecipato, perché ci siamo divertiti molto. Mi auguro fortemente che questa prima edizione sia l’inizio di una lunga serie di eventi».
Parole – quelle del patron Marinelli – che trovano riscontro nei fatti: non è un caso, infatti, che proprio lui sia stato l’ideatore del logo “Sport, Musica, Inclusione. Il farmaco migliore”, che contraddistingue una serie di appuntamenti nel territorio caratterizzati da musica (grazie all’Orchestra Insieme per gli Altri), divertimento e solidarietà con esperti del settore sportivo per sostenere le associazioni locali.
Ora, quella stessa filosofia prende forma tra un pallone e il tifo spontaneo dei suoi dipendenti: perché anche sul campo di gioco, come in azienda, si vince solo insieme. Al termine della premiazione, la festa ha continuato con un rinfresco aperto a tutti.