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Il punto in cui si trova l'azienda tolentinate
Il punto in cui si trova l'azienda tolentinate

Polemiche sul tracciato della futura “bretella”: interviene il Movimento 5 Stelle

Prosegue l’iter di progettazione della “bretella” San Severino – Tolentino. Ma in questi giorni il consigliere comunale di Tolentino, Antonio Trombetta, e il socio di maggioranza dell’azienda Talamonti Ecoambiente srl, Giampiero Talamonti, sono intervenuti pubblicamente per chiedere di rivedere il tracciato ipotizzato poichè, sul versante di Tolentino, la futura strada andrebbe a passare proprio all’interno della loro attività imprenditoriale.

L’azienda, che si occupa di frantumazione di materiali di risulta dalla demolizione degli edifici, esecuzione di opere edili stradali, recupero del verde pubblico e privato e rimboschimento, ripristino ambientale, si trova nella zona industriale Le Grazie e, secondo Talamonti, occorrerebbero circa 20 milioni di euro per delocalizzarla.

Su questa vicenda interviene oggi, con una levata di scudi, il Movimento 5 Stelle della provincia di Macerata. Ecco la nota.

“Con quale coraggio Talamonti chiede 20 milioni di euro per spostare un cumulo di macerie e rifiuti? Con quale faccia certa politica lo appoggia? Verranno eseguite indagini sullo stato dei terreni dopo quest’attività? Se non risponderete a noi, ne risponderete di fronte ai cittadini, noi vi staremo col fiato sul collo. Facendo seguito alle uscite di stampa e all’appoggio ricevuto da parte di certa politica sulla questione Talamonti la prima domanda che ci poniamo è: chi ha rilasciato l’autorizzazione che può essere solo temporanea? E soprattutto chi l’ha rinnovata? Chi ha potuto permettere il perpetuarsi di un’attività che vede il ricovero dei mezzi sotto quei ponti realizzati a così grande distanza proprio per accogliere questa infrastruttura che aspettiamo dagli anni Ottanta? È possibile ipotizzare l’ingresso in città tra cumuli di macerie e rifiuti? Ci risulta altresì folle la richiesta di 20 milioni per spostare un’attività che viene svolta all’aria aperta. E per la delocalizzazione della Talamonti, si dice, siano già state individuate delle aree disponibili”.
Poi i pentastellati vanno all’attacco sul fronte settempedano: “Si dice che l’ospedale non verrà direttamente collegato alla nuova infrastruttura e che San Severino perderà la sovranità su viale Varsavia che diventerà una strada extracomunale. È vero? E’ possibile che venga anteposto l’interesse e l’avidità di pochi all’interesse della comunità? Se non saranno date risposte a noi – conclude la nota – dovranno essere fornite ai cittadini, prima o poi. Noi lo ribadiamo: a questa politica che si preoccupa dei pochi e non della collettività noi continueremo con l’operazione ‘fiato sul collo’”.