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Pellegrinaggio Macerata-Loreto: la Fiaccola per la pace ha fatto tappa a San Severino

Nata nel 1997 dall’idea di collegare il Pellegrinaggio Macerata-Loreto con il Grande Giubileo dell’Anno 2000, è partita mercoledì scorso da piazza San Pietro – a Roma – la Fiaccola per la pace che stasera, sabato 8 giugno, accenderà il grande braciere del Pellegrinaggio a piedi il cui avvio quest’anno è previsto al centro fiere di Villa Potenza (ore 20.30), e non come sempre allo stadio perché l’Helvia Recina è sottoposto a lavori.

La Fiaccola per la 46esima edizione del Pellegrinaggio Macerata-Loreto è stata benedetta da Papa Francesco al termine dell’udienza generale ed è stata portata da un gruppo di atleti accompagnati da monsignor Giancarlo Vecerrica.

I tedofori poi hanno percorso l’antica strada che collegava l’Urbe all’Adriatico, passando per Terni, Spoleto, Foligno e Assisi, fino ad arrivare ieri sera – venerdì 7 giugno – a San Severino, da cui è ripartita poi stamattina alla volta di Macerata.

Quella di fare tappa nel nostro centro è stata una scelta precisa, dal momento che l’itineraio della fiaccola ha voluto attraversare quest’anno i luoghi più colpiti dal terremoto del 2016.

Gli atleti, entrati in città da ponte Sant’Antonio, sono stati accolti di fronte ai Giardini pubblici dai ragazzi dell’Oratorio interparrocchiale e dal sindaco Rosa Piermattei.

I tedofori hanno poi ceduto la fiaccola ai giovanissimi di San Severino che, a turno, l’hanno portata fino all’interno del “Don Orione”, dove ad attenderli c’erano don Aldo Romagnoli e Tarcisio Antognozzi, quale responsabile diocesano degli Oratori. Con loro tante persone, di ogni età, che hanno cantato assieme alle suore dello Smac per celebrare il momento di giubilo. Una preghiera, una bella riflessione sulla pace a cura di Comunione e liberazione di San Severino (tanti settempedani oggi sono impegnati a Macerata per prestare servizio durante il Pellegrinaggio organizzato da Cl) e un brindisi finale hanno salutato il gruppo dei tedofori.

La fiaccola è arrivata così in uno dei luoghi più feriti dal terremoto: il “Don Orione” che, fra tendone e container, cerca di sopravvivere per dare uno spazio di ritrovo e di formazione a tanti ragazzi della città in attesa che possa essere ricostruita la vecchia struttura fortemente lesionata dal sisma. E qui l’Oratorio è pronto a ripartire anche per l’estate 2024: da lunedì 10 giugno sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì (dalle 17 alle 19.30).

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