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Il giudice Livatino
Il giudice Livatino

Rosario Livatino: convegno e mostra per ricordare il giudice ucciso dalla mafia

Il Centro culturale “Andrej Tarkovskij” di San Severino allestisce una mostra dal titolo “Sub tutela Dei – Il giudice Rosario Livatino”.

Viene così riproposta la vicenda umana del magistrato ucciso dalla mafia nel 1990.

La mostra sarà esposta nella chiesa della Misericordia in Piazza del Popolo dal 21 ottobre al 5 novembre. Sempre sabato 21 ottobre nella sala Italia con inizio alle ore 10 ci sarà il convegno inaugurale, in cui interverrà l’avvocato Carlo Torti, curatore della mostra, insieme a Marco Ceppi e Giorgio Berti, esperti nella prevenzione e nel recupero delle devianze giovanili: l’orario antimeridiano è stato scelto per favorire la partecipazione di studenti e insegnanti.

La mostra che proviene dal Meeting di Rimini intende far conoscere la splendida persona del magistrato siciliano Rosario Livatino. Vengono riproposti i vari momenti della sua vita, in riferimento al contesto storico, sottolineando anche la sua profonda religiosità (è stato beatificato nel 2021). Vengono messi in luce il suo operato, la sua intelligenza e passione, la sua “assunzione di responsabilità”, il suo impegno fino a “soffrire per il bene delle persone”. Infine viene dato spazio al suo martirio anche con un video di testimonianze di donne e uomini che hanno conosciuto Rosario Angelo Livatino.

L’evento è inserito nel progetto “Spazio Giovani 2.0: insieme per crescere e progredire” dell’associazione capofila Help di San Severino, finanziato dalla Regione Marche e dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, con il bando Interscambi del Ministero delle politiche giovanili, per avviare una serie di attività sul territorio (centri aggregativi, manifestazioni, mostre, laboratori, eventi sportivi e altro ancora) finalizzate a “interventi territoriali che siano in grado di dare risposte a livello di sistema territoriale, coinvolgendo, a vario titolo le tematiche dell’educazione, della formazione, del lavoro e dell’inclusione sociale”.

Il progetto è frutto di una rete di associazioni, scuole e Comuni: Equilibri di Corridonia, Centro culturale Andrej Tarkovskij e associazione “Virgilio Puccitelli” di San Severino, l’associazione giovanile Judo Samurai di Jesi-Chiaravalle, la Red (Rete educazione digitale) di Macerata, l’Asd Essepiemme di Jesi, con le scuole Itts “Divini” di San Severino, Ipsia “Corridoni” di Corridonia, Ipsia “Don Pocognoni” di Matelica, Ipsoea “Varnelli” di Cingoli, “Tacchi Venturi” di San Severino, “Strampelli” di Castelraimondo e “Gigli” di Monteroberto, con la collaborazione dei Comuni ospitanti di San Severino, Corridonia, Matelica, Gagliole, Cingoli, Jesi, Monteroberto e San Marcello.

Una grande rete per un “viaggio” fra diverse realtà del territorio per far scoprire a ragazzi e ragazze anche l’importanza dei diritti umani, del rispetto reciproco, degli stili di vita sani, contrastando così i più rilevanti disagi giovanili.

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