La lunga giornata del senatore Guido Castelli a San Severino si è chiusa all’Itts “Divini” dove, accompagnato dal sindaco Rosa Piermattei e dal presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, ha incontrato il dirigente scolastico Sandro Luciani, alcuni membri del Consiglio d’Istituto, una delegazione di docenti, studenti e personale in servizio. C’erano anche i tecnici dell’ufficio regionale e della struttura commissariale che seguono la ricostruzione, nonché i rappresentanti del consorzio di imprese responsabili del cantiere.
La riunione, a margine del sopralluogo, si è svolta all’interno di uno dei nuovi laboratori di Meccanica.
Cosa è stato detto?
Il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli ha riferito che entro settembre sarà approvata la variante al progetto necessaria per far ripartire i lavori. Dopodiché, tempo un anno – al massimo 14 mesi -, verrà finita la scuola. La ditta, infatti, terminata da poco la palestra, ha intenzione di proseguire le opere e completare la struttura, ma attende il pagamento delle somme legate all’avanzamento dei lavori finora eseguiti e soprattutto ha bisogno della “variante” al progetto per portare a compimento il proprio intervento. Ci sono infatti delle situazioni “non idonee” da sanare, ad esempio sul fronte dell’impiantistica o per quanto riguarda vetri, infissi e protezioni rispetto alla presenza di una ferrovia così vicina alla scuola.
Un altro aspetto da chiarire è quello sulla responsabilità dell’opera. La scuola è della Provincia, ma dopo lo sblocco del cantiere – che si era fermato già a suo tempo a causa dei ritrovamenti archeologici – il responsabile tecnico era in capo all’ufficio ricostruzione del Comune di San Severino. Questo almeno fino all’inizio della primavera, poi una “vacatio” ancora da definire. Il senatore Castelli ha detto che questo nodo deve essere sciolto fra struttura commissariale, Ufficio regionale per la ricostruzione e Provinica.
Speriamo che anche questo possa avvenire in tempi celeri, così da fare un altro passo avanti fondamentale per il futuro del nostro “Divini”, come ha rimarcato il dirigente Sandro Luciani assieme agli altri rappresentanti dell’Istituto. “L’Itts diploma circa 110 studenti all’anno – sono state le parole del preside – e una metà viene subito assunta dalle aziende del territorio che hanno bisogno di tecnici specializzati per le loro produzioni. C’è una grande richiesta delle nostre figure, valgono tanto ed è giusto che abbiamo una struttura scolastica unitaria per seguire al meglio il proprio percorso formativo”.
I tanti intoppi di questo progetto di ricostruzione, oltre a lasciare perplessi e delusi molti cittadini e operatori del ‘Divini’, smorzano anche l’entusiasmo rispetto alla promessa del commissario Castelli. C’è più scetticismo che soddisfazione. “Non è possibile che finora nessuno abbia delle responsabilità sul fatto che i lavori, a distanza di sette anni dal sisma, debbano essere ancora completati – ha aggiunto il consigliere comunale Francesco Borioni, presente all’incontro -. Sembra di vivere davvero la classica storia italiana. Il progetto di partenza aveva delle lacune, tanto che è in corso di approvazione una variante importante: circostanza che determina un notevole e ulteriore slittamento nei tempi di realizzazione. Nessun controllo da parte di Provincia, Usr, Comune su appalto e ditte? L’interrogativo rimane. Inoltre, il Commissario ha dato tempistiche approssimative e la ditta non ha dato disponibilità a utilizzare maestranze in grado di coprire turni che permettano di accorciare i tempi. Ciò significa che la scuola non sarà pronta neppure per l’anno scolastico 2024-2025. E questo arrecherà un grave danno agli studenti e alla nostra città”.