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Lo striscione sul palazzo comunale
Lo striscione sul palazzo comunale (dicembre 2015)

Dopo sei anni l’udienza al Tar Marche per il punto nascite

Entro un mese, al massimo un mese e mezzo, si conoscerà finalmente – dopo sei anni – l’esito dei ricorsi contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale di San Severino. Lo scorso 12 gennaio, infatti, si è tenuta al Tar delle Marche la prima udienza nel merito. Si è potuto così discutere del ricorso presentato dal Comitato per la difesa del Bartolomeo Eustachio (rappresentato dagli avvocati Marco Massei e Stefano Filippetti) e di quello presentato dal Comune di San Severino (rappresentato dai legali Simona Tacchi e Mario Cavallaro).

Diversi i punti sollevati davanti al giudice amministrativo. Ad esempio, tra le argomentazioni portate dal Comitato c’è anche la sentenza del Tar per la chiusura del punto nascite di Fabriano. “Il Tribunale – ha detto l’avvocato Massei – ha legittimato la chiusura affermando che fosse già prevista nel piano sanitario dell’Area vasta 2. Ma se allora è vero questo, nel piano dell’Area vasta 3 la chiusura del punto nascite di San Severino non era mica prevista”.

“Il territorio – hanno ribadito gli avvocati Tacchi e Cavallaro – è stato gravemente ferito dalla chiusura del punto nascite. Da parte nostra abbiamo rilevato irregolarità di tipo procedurale, riteniamo che la chiusura sia stata disposta con atti illegittimi. La Regione ha raffazzonato cercando di mettere una toppa a questa falla procedurale”.

L’entroterra vive uno spopolamento e un calo demografico anche per la carenza di servizi offerti. Chissà se, dopo ben 6 anni, fra mille problemi sopraggiunti per il terremoto e il Covid, ci sarà un giudice in grado di fare… giustizia!

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