Il parroco don Pacifico Marinà ha celebrato, sabato sera, una messa al cimitero di Serralta per rendere omaggio alle persone che sono decedute durante il periodo dell’emergenza coronavirus e che, sepolte proprio nel camposanto della frazione, non hanno potuto ricevere l’ultimo saluto terreno da parte della comunità locale a causa delle note restrizioni. Alla cerimonia, presente – fra altri anche il sindaco Rosa Piermattei -, ha partecipato davvero tanta gente, segno dell’unità e della coesione che da tempo contraddistinguono gli abitanti di Serralta e del territorio circostante. E merito anche dell’infaticabile Comitato, sempre pronto ad adoperarsi per una giusta causa.
Almeno una decina i defunti ricordati dal parroco, compresi alcuni che avevano forti legami con la frazione ma che ora riposano in pace in altri luoghi di sepoltura.
Una commossa preghiera anche per le due vittime del Covid che proprio a Serralta risiedevano: Giovanni Papavero, 70 anni, deceduto il 23 marzo (primo caso a San Severino), e sua madre Maria Antonini, 96 anni, morta il 2 aprile. L’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia, così duramente provata da quanto accaduto. “Bisogna guardare avanti – ha detto il sindaco Rosa Piermattei – ma dobbiamo anche volerci bene e tornare ad aiutarci reciprocamente. Basta poco, in fondo, per essere più umani, più felici”.