Dalla lista “Per San Severino – Borioni sindaco” riceviamo e pubblichiamo la nota seguente.
“Siamo al lavoro. Questo tema, come più volte ribadito, è al centro della nostra azione amministrativa: ma non in termini di propaganda, no, bensì in termini si reale progettazione. Serve fare infatti qualcosa di concreto, servono garanzie e coperture economiche a sostegno del mondo del lavoro, per le aziende, per chi lavora e per chi non lavora più: noi è in questi termini che ci muoveremo. Andremo a potenziare in maniera sostanziale il “Settore attività produttive”, affinché possa realmente mediare tra aziende e privati, fornire consulenze circa le figure professionali più richieste, organizzare corsi di formazione mirati proprio all’avvio al lavoro in modo di fornire tutte le possibilità per l’accesso all’attività lavorativa da parte di giovani e di quanti si trovano in situazioni di disoccupazione. In questo modo potremo garantire una effettiva costante condivisione dei problemi e il confronto sulle possibili soluzioni in modo quantomeno da evitare che l’amministrazione pubblica rappresenti un ulteriore problema, un ostacolo nello svolgimento delle attività economiche. È indispensabile inoltre fornire consulenza professionale nella ricerca di contributi regionali, nazionali e sovranazionali destinati al finanziamento delle diverse tipologie di attività, ponendo, nel rispetto dell’identità del nostro territorio, particolare attenzione ai progetti di finanziamento relativi all’agricoltura che rappresentano il volano principale del settore produttivo. Per quanto riguarda inoltre le esigenze delle attività commerciali situate nei diversi quartieri di San Severino, faremo in modo di non isolare le attività meno centrali, soprattutto quando in città si svolgono manifestazioni e attività, così da consentire a tutti di beneficiarne e di poter partecipare. Infine, e non certo per minore rilevanza, affronteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione le situazioni di maggiore incertezza e precarietà per mezzo di sostegni economici: attraverso l’abbattimento degli interessi sui finanziamenti per lo sviluppo di progetti lavorativi, e con l’istituzione di un fondo di 50 mila euro destinato, in assoluta trasparenza, a sostenere finanziariamente chi perde lavoro, chi avvia nuove attività/start-up”.