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L'ingresso dell'Hospice

“Sanità, quando il budget è al di sopra dell’uomo…”

Un nostro lettore, Adriano Rocci di San Severino, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, per raccontare una storia triste che conferma lo stato di crisi in cui verso il sistema sanitario nazionale. Ecco la sua lettera.

“Nel mese di febbraio di quest’anno, ho subito la perdita di mia madre: la perdita di un genitore è già una cosa per sé molto dolorosa, anche se a una certa età è naturale. La cosa non naturale è il modo in cui è avvenuta la morte, dopo venti giorni di forte sofferenze.

Sofferenze causate da una polmonite ab-ingestis, che a sua volta l’ha portata alla morte per soffocamento. Dopo alcuni giorni che si era manifestato questo male, mi sono rivolto sia al medico di famiglia sia a un geriatra dell’ospedale, ottenendo solo come terapia dei farmaci che non hanno prodotto alcun effetto. Vedendo il procrastinarsi della sintomatologia, mi sono rivolto all’Hospice di San Severino per poter alleviare questa sofferenza. Ma nel fare la richiesta di ricovero, mi hanno risposto che in quel momento non c’erano posti disponibili. Non mi è rimasto altro da fare che tenere mia madre in casa e vederla spegnersi giorno dopo giorno tra mille sofferenze, senza poterla aiutare a fare l’ultimo passo della sua vita con dignità.

Ora chiedo a lei, Presidente, è possibile che la sanità della mia regione abbia in punto di morte cittadini di serie A e cittadini di serie B? E’ possibile che una sanità di un Paese avanzato civilmente permette di avere solo un limitato numero di letti per poter fare una morte decorosa? Il servizio sanitario non può gestire tutto tenendo il budget al di sopra dell’uomo. Alcuni servizi debbono essere dati a tutti, indistintamente, e a prescindere dal costo che ne deriva. Presidente, ci facciamo tanto promotori e paladini umanitari e poi abbandoniamo i nostri cittadini al loro destino nel momento in cui hanno più bisognoso. Penso di averle espresso il problema che io ho vissuto… Le ho voluto segnalare questo disservizio affinché si limitino ostacoli e inefficienze che ci impediscono di utilizzare al meglio l’assistenza sanitaria di cui abbiamo bisogno e affinché tutti, nel momenti del bisogno, possiamo avere risposta immediata senza avere tempi incerti. Presidente, faccia in modo che in alcuni servizi non ci siano posti letto limitati e non ci siano attese indescrivibili. Si ricordi, Presidente, che ci sono famiglie marchigiane che stanno vivendo momenti difficilissimi e il più delle volte non sanno come risolvere i loro problemi venendo lasciate in balia di se stesse. Nel porgerle cordiali saluti, la prego di prendere in considerazione la mia segnalazione. Le ricordo che lei è il primo responsabile della salute dei suoi corregionali”. Firmato: Adriano Rocci, San Severino Marche.

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