Il presidente del Tribunale per i diritti del malato di San Severino, Veros Bartoloni, dopo la recente notizia della chiusura del punto nascite del Bartolomeo Eustachio a fine anno, come stabilito dal governatore Ceriscioli, si preoccupa seriamente per la salute di donne e neonati del comprensorio. “Su quali garanzie e servizi – chiede Bartoloni – potranno contare le donne in stato interessante ed i neonati che si trovano nell’entroterra marchigiano, dal momento che tali servizi verranno spostati sempre più verso la costa? Come mai il presidente regionale Ceriscioli intende disattendere il recente decreto Lorenzin che suggerisce in particolare la tutela della donna nelle zone montane, con l’applicazione della Legge Stato Regioni, secondo cui non possono esserci sprechi di denaro riguardo alle prestazioni inappropriate, ma anche che non possono essere chiusi reparti ospedalieri che lavorano a pieno regime come il punto nascite dell’ospedale di San Severino, che viaggia alla media di 500 parti all’anno, confermata anche quest’anno, soddisfacendo e garantendo sicurezza alle pazienti e ai loro neonati?”. Il presidente del Tdm di San Severino conclude suggerendo al presidente della Regione Ceriscioli “di riflettere moltissimo sulla chiusura del Punto nascite dell’ospedale di San Severino, perché la sicurezza della tutela di una persona non ha colore politico”.
Luca Muscolini