Il Settempedano
Ha superato le cinquemila presenze, dal giorno dell’apertura, la mostra “I luoghi di Diotallevi di Angeluccio, detto il Maestro di Esanatoglia”, promossa dalla Comunità montana di San Severino e da Marca Montana. L’itinerario culturale unisce l’arte e la storia al paesaggio e si ricollega all’esposizione, curata e inaugurata da Vittorio Sgarbi, “Da Giotto a Gentile”. Quattro i Comuni interessati: Esanatoglia, Matelica, Gagliole e San Severino. Il tour, di una manciata di chilometri, porta il visitatore ad immergersi in un racconto autentico lungo una vecchia strada il cui crocevia è il santuario fortilizio di Santa Maria delle Macchie, a Gagliole. A San Severino, invece, Diotallevi di Angeluccio dipinse la Torre campanaria di San Domenico con le “Storie di Santa Caterina” mentre nella pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” è conservato uno straordinario “San Francesco che riceve le stimmate”. A Matelica, nel museo Piersanti, è possibile guardare negli occhi la “Madonna con Bambino e Santa Caterina”. A Esanatoglia, dove il maestro nacque, le sue opere più importanti come la strabiliante “Divina Maria di Fonte Bianca”, presso la chiesa del cimitero, una edicola votiva in cui Diotallevi ritrae la “Madonna con Bambino in trono, Angeli oranti e le Sante Vittoria ed Anatolia” e lo stendardo processionale con il Cristo raffigurato tra Santa Anatolia e San Cataldo. “Ci sono ancora pochi giorni per fare visita ai luoghi che ospitano l’evento visto che alcune sedi espositive chiuderanno il 30 novembre – sottolinea il presidente della Comunità montana di San Severino, Gian Luca Chiappa –. Speriamo di poter protrarre le aperture fino a gennaio 2015 così come è stato deciso per la mostra di Fabriano curata da Vittorio Sgarbi, che è l’evento principale. Abbiamo incassato parole di elogio da Sgarbi per quanto fatto il giorno della cerimonia di inaugurazione del percorso dedicato al Maestro di Esanatoglia. La decisione di collegarsi a un grande evento è stata premiata da tantissimi visitatori, un numero che nessuno si poteva aspettare. Cinquemila presenze, con punte di visitatori nella pinacoteca di Esanatoglia, sono un numero esorbitante. Vanno ringraziati, non lo faremo mai abbastanza, i tanti volontari che ci hanno dato una mano e chi ha scommesso sul progetto. Dovremo essere capaci di mettere in rete i musei del nostro entroterra magari programmando eventi, come la mostra di Fabriano, nei centri più grandi, penso a San Severino, Fabriano o Camerino, con offerte però anche in quelli minori, com’è stato per l’itinerario pensato nell’area della Marca Montana”.
Cerimonia del taglio del nastro con Vittorio Sgarbi
