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Il sindaco Cesare Martini consegna al presidente dell'Avis, Dino Marinelli, la medaglia di San Severino Marche da portare fino a Santiago
Il sindaco Cesare Martini consegna al presidente dell'Avis, Dino Marinelli, la medaglia di San Severino Marche da portare fino a Santiago

Fede e solidarietà: Santiago di Compostela è più vicina

Gemellaggio nel segno della solidarietà e della fede quello che si appresta a vivere una delegazione di settempedani in partenza per Santiago di Compostela. Del gruppo, in tutto cinque persone, fanno parte anche il presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, e il presidente dell’Avis e coordinatore della Protezione civile, Dino Marinelli, da cui è nata l’idea di intraprendere il cammino, attraverso la Francia e la Spagna, percorso ogni anno da migliaia di pellegrini per giungere fino alla tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore. L’iniziativa si concluderà con la consegna di una medaglia ricordo e di alcune pubblicazioni riguardanti la città di San Severino alle autorità di Finisterre.

L’idea di mettersi in cammino verso Santiago è venuta al gruppo di settempedani, affiatati camminatori, durante l’organizzazione di una serie di iniziative come la corsa podistica “Street by night” proposta in occasione della nuova edizione della manifestazione “Street, Sport, Food & Fun”. Ogni anno essi propongono e prendono parte a una serie di eventi, molti dei quali a sostegno di particolari cause, quasi tutti nel segno della solidarietà.

“Questa volta abbiamo deciso di impegnarci in qualcosa di più concreto – spiega Dino Marinelli –. Non si tratta di una semplice passeggiata ma di un vero e proprio cammino. Vorremo avviare qualcosa di importante che, nei prossimi anni, possa coinvolgere anche altri settempedani. Il cuore dei nostri concittadini è grande. Essi hanno sempre dimostrato grande umanità e vicinanza a chi ha bisogno anche rispondendo alle nostre proposte come nel caso delle iniziative pensate per sostenere l’Hospice o per dare seguito alle attività di un’associazione molto nota che da tempo opera in Etiopia. Vorremo mettere insieme tutto questo e in qualche modo legarlo a un’esperienza di fede”.

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