Un blitz in un’azienda di Castelraimondo ha portato i carabinieri al sequestrato di alcune parti del furgone del sambenedettese Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce trovato morto in località Valle dei grilli di San Severino. Si registra dunque un’ulteriore impennata delle indagini, condotte dal procuratore Giovanni Giorgio, sull’efferato omicidio che sta interessando da vicino l’alto maceratese e anche il territorio settempedano. A Castelraimondo i militari dell’Arma si sono diretti nel primo pomeriggio di lunedì nell’area per gli insediamenti produttivi di Borgo Lanciano. Giusto il tempo di controllare a vista l’immobile – utilizzato da una ditta del settore edile – ed ecco pronti i sigilli con il nastro di plastica bianco e rosso per delimitare la zona e iniziare i controlli. La loro azione è stata frenetica e, secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati sequestrati anche alcuni oggetti utili alle indagini sull’omicidio. Il cerchio insomma si stringe, se non si è già stretto, attorno agli artefici di questo efferato delitto, grazie soprattutto a importanti testimonianze rese da diversi cittadini che hanno dimostrato grande senso civico. Per oggi, intanto, si attendono altri fondamentali elementi dall’autopsia sul corpo dell’uomo.