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Un'immagine dedicata alla carica di Isbuschenskij
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“Savoje, bonnes nuovelles” e gli ideali della Cavalleria

Fabrizio Grandinetti, Grand’Ufficiale, è il vice presidente vicario per le province di Macerata, Ascoli e Fermo dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria. E in questa veste ha inviato alla redazione del “Settempedano” il seguente intervento che volentieri pubblichiamo:

“Invito coloro che vogliono partecipare alla vita dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria” a contattarmi al numero 329.3604977. L’invito riguarda tutti i cittadini e in particolare coloro che hanno ottemperato agli obblighi di leva, una volta obbligatori, in un Reggimento di Cavalleria e i giovani che non hanno mai indossato la divisa del nostro Esercito. I ragazzi potranno vivere atmosfere e conoscere fatti che appartengono alla gloriosa storia di coloro che hanno costruito l’Unità Nazionale e di Armi che hanno una storia ancor più antica di quella dell’Unità d’Italia. Penso che nutrirsi di sentimenti patriottici, di ideali, di idee-forza crei uno schermo, una barriera indistruttibile nei confronti del vuoto e di miti e vizi autodistruttivi. Da ciò discende questa mia idea di far indossare nelle manifestazioni militari istituzionali a voi giovani il basco nero (oggi amaranto) con fregio della Cavalleria. Infine, voglio ricordare, come emblema di valori e di ideali che coltivo da decenni, una storia che pochi conoscono, ma che testimonia il valore degli Italiani sui campi di battaglia. Il 24 agosto del ’42 settecento cavalieri del Savoia Cavalleria ( il “mio” Reggimento), nei pressi del piccolo villaggio di Isbuschenskij, affrontarono truppe siberiane quattro volte superiori in un attacco frontale a cavallo con pistole e sciabole contro un nemico di gran lunga superiore nel numero e dotato di mitragliatrici, mortai e mitra. Il Don fu testimone dell’ultima carica della cavalleria mondiale in cui i cavalieri al grido “Avanti Savoia!” sbaragliarono i sovietici. Ciò non per ricordare atti di guerra, ma per raccontare chi sono stati e chi sono gli Italiani. Questo va detto in un momento particolarmente difficile in cui è necessario tirare fuori l’orgoglio di Nazione (quant’è brutto chiamare l’Italia “Paese”). Da poche settimane il “Savoia Cavalleria” fa parte della “Brigata Folgore” e, oltre alla caratteristica cravatta rossa, indossa il basco amaranto dei gloriosi paracadutisti”.

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