Una pala eolica alta più di cento metri è “spuntata” sopra Torre Beregna, in territorio di Serrapetrona. Nei prossimi mesi ne arriveranno altre tre della stessa grandezza e insieme formeranno il primo parco eolico delle Marche fra quelli autorizzati dalla Regione in base al Pear, cioè al suo Piano energetico ambientale. Una volta entrato a regine produrrà 8 Megawatt di corrente elettrica (2 per ogni pala), sufficienti per circa 18 mila utenze. Siamo sul Monte d’Aria, un luogo che già dal nome lascia intuire le sue potenzialità nel campo dello sfruttamento dell’energia eolica. A realizzare l’impianto, con un investimento piuttosto cospicuo, è l’azienda Mait Spa di Osimo, specializzata soprattutto in macchine industriali trivellatrici e perforazioni. Ha acquisito la concessione lo scorso anno dalla società Erat di Ascoli Piceno. “La pala montata non è ancora entrata in funzione – spiega il sindaco di Serrapetrona, Adriano Marucci – perché ora i tecnici e gli operai dell’impresa stanno lavorando alla linea elettrica (aerea; ndr) che dovrà far scendere l’energia fino alla centrale di Belforte. Poi arriveranno le altre tre pale. Il progetto di questo parco eolico è stato autorizzato nel luglio del 2009 assieme a un altro intervento nel Pesarese, che però – almeno finora – è rimasto fermo”. Alla Conferenza dei servizi che diede il “via” all’iniziativa coinvolse anche i Comuni limitrofi di Camerino, San Severino, Castelraimondo, Belforte e Caldarola. “Noi, dopo aver analizzato le misurazioni positive del vento, abbiamo espresso parere positivo – sottolinea il sindaco di Serrapetrona – perché si tratta di un’energia pulita e per il fatto che quel sito era già fortemente degradato a causa della presenza di ripetitori e antenne di vario tipo (anche della Protezione civile; ndr). Inoltre in quella sommità è quasi impossibile arrivare, se non a piedi. Fino agli anni ’70 la strada non c’era, poi ne è stata realizzata una ‘vicinale’ a servizio degli impianti, ma nessuno ha provveduto in qualche modo alla sua manutenzione. L’azienda Mait, una volta terminati i lavori, dovrà risanare il terreno utilizzato e mettere in atto alcune prescrizioni ambientali disposte dalla Regione, in particolare per la fauna”. Nelle vicinanze del nuovo parco eolico si trovano l’osservatorio dell’associazione Nebula, il santuario della Madonna delle nevi e, più a valle, la frazione di Villa d’Aria e Torre Beregna. La produzione stimata per l’impianto ha un valore annuo di circa un milione di euro. Secondo l’originaria convenzione, stipulata da Comune e concessionaria, dovrebbero finire nelle casse cittadine il 2% dei ricavi: più o meno 50 mila euro. Ma il condizionale è d’obbligo perché occorre prima sciogliere il “nodo” dell’Imu, un’imposta introdotta successivamente che finisce per pesare anche su questo parco eolico – in quanto impianto produttivo – e devia i proventi nelle “voragini” dello Stato.