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Paolo Gobbi illustra le sue opere all'inaugurazione della mostra
Paolo Gobbi illustra le sue opere all'inaugurazione della mostra

In mostra gli “Xenia” di Montale e l’arte di Paolo Gobbi

Pomeriggio settempedano dedicato a Eugenio Montale, quello di domenica 20 ottobre, nei locali del palazzo dei Governatori. Nell’ambito della rassegna “Incontri con l’autore”, il direttore artistico del teatro Feronia, Francesco Rapaccioni, ha voluto ricordare la figura e l’opera del poeta ligure che, nel 1966, decise di stampare proprio a San Severino la raccolta degli Xenia, 14 poesie dedicate alla moglie Drusilla Tanzi, scomparsa il 20 ottobre del 1963. “Un opuscolo di campagna, questo voleva Montale”, ha spiegato Francesco Rapaccioni, “e Giorgio Zampa gli indica proprio la tipografia Bellabarba di San Severino”. Molte le associazioni che hanno collaborato per la realizzazione dell’ evento: l’Università e l’Accademia di Belle Arti di Macerata, l’Associazione Archivio storico Tipografia Bellabarba, l’Accademia Feronia, l’Associazione Sognalibro e il gruppo scout di San Severino. Dopo la lettura di alcuni passi scelti dagli Xenia, il professor Manuel Pace, dottorando all’ateneo di Macerata, ha presentato un excursus storico-letterario sulla poesia di Montale, ponendo l’accento sul ruolo fondamentale che Drusilla Tanzi ebbe nella vita del poeta. La sua “Mosca”, così Montale la chiama per gli occhiali che indossava a causa della miopia, fu per lui fonte di coraggio. Il coraggio necessario per riaffermare con forza il valore della poesia come unico strumento in grado di penetrare nella realtà e giudicarla nelle sue infinite contraddizioni. Subito dopo è stata inaugurata la mostra “Tratti da Xenia”: 14 opere che l’artista settempedano Paolo Gobbi ha voluto dedicare appunto ai 14 componimenti montaliani. La professoressa Lucia Cataldo dell’Accademia di Belle Arti di Macerata ha introdotto e spiegato le connessioni concettuali che legano i due linguaggi artistici, elogiando la profonda sensibilità che Paolo Gobbi ha dimostrato nell’interpretare il pensiero del poeta, assieme al suo stile armonico e compiuto. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio.

Michela Ciciliani

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