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Lupi attaccano vitelli: allevatori in allarme

Nelle ultime settimane le alture di San Severino hanno visto tornare in azione uno o più lupi a danno di giovani bovini al pascolo. L’ultima vittima, in ordine di tempo, è stato un vitellino di appena una settimana, braccato sulle montagne di Ugliano, una frazione già bersaglio – in estate – di numerose scorribande dei cinghiali. Il piccolo bovino non ce l’ha fatta a sopravvivere, nonostante il tempestivo intervento del suo allevatore, Cristian Eusebi, che l’ha riportato alla stalla e ha subito chiamato il veterinario per le cure del caso. Ma la profonda e vasta ferita che aveva all’altezza delle zampe posteriori gli è stata fatale. “A fine giornata controllo sempre i bovini al pascolo (una cinquantina in tutto) – racconta Cristian – e l’altra sera ho visto vicino al recinto un vitellino a terra, con la madre lì accanto. L’ho subito caricato in macchina, era ancora vivo, ma non ce l’ha fatta poi a superare la notte. I lupi l’avevano aggredito da poco. Pure a maggio è successo un fatto analogo. In quel caso però trovammo solo parte della carcassa”.

“In questa zona registriamo ogni anno casi del genere, più o meno numerosi – spiega il dottor Attilio Compagnoni del servizio veterinario dell’Area vasta 3 – ma per essere certi che si tratti dell’attacco di un lupo occorrono precisi riscontri sulla preda. Possiamo parlare più in generale di canidi”. Il veterinario, intervenuto di recente a Castel San Pietro per il lupo trovato morto lungo la strada Apirese, ritiene che, per le loro modalità, le ultime aggressioni siamo opera di più di un animale. Gli allevatori scartano l’ipotesi dei cani randagi, “mai visti in zona”. Più probabile invece l’attacco di lupi, la cui presenza è acclarata da agricoltori e cacciatori. Alcune settimane fa, come noto, finì per essere azzannata anche una vitella grande, nata da un paio di mesi. Un episodio ritenuto un po’ inconsueto, vista la stazza dell’animale. Purtroppo non ce la fatta: è morta qualche giorno dopo, nonostante le cure veterinarie e le attenzioni dei loro allevatori della cooperativa “Stigliano”.

“Quei pochi allevatori e agricoltori che ancora hanno voglia di lavorare in campagna si sentono sempre più abbandonati – sottolinea Pacifico Eusebi, imprenditore di Ugliano – e dimenticati da chi ha la gestione del territorio e della politica agricola regionale. Personalmente ho abbandonato da tempo l’attività di allevatore di bovini proprio perché stanco dei tanti problemi che lasciano al palo chi cura questo settore, a cominciare dall’attacco del lupo. E’ una specie protetta che non si può toccare, ma chi pensa al risvolto della medaglia? Cioè al danno che l’animale crea sui nostri pascoli?”. Su questo fronte anche la Coldiretti provinciale ha lanciato un grido d’allarme, a sostegno della categoria, sollecitando soluzioni al problema.

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