Il Settempedano
Tanta gente si è raccolta stamattina, nella chiesa di San Domenico, per dare l’ultimo saluto terreno al professor Giorgio Lorenzini, docente di Filosofia e direttore dell’Orchestra Feronia, deceduto domenica a distanza di alcuni mesi dal gravissimo malore che lo aveva colpito. Attorno ai suoi familiari, alla moglie Taviana Pediconi e alle figlie Lucrezia e Ludovica, si sono stretti parenti, amici, colleghi, estimatori e rappresentanti delle istituzioni locali. La sua scomparsa ha colpito profondamente la comunità locale, sia per la persona cara che era il “Maestro” Giorgio, sia per il grande impegno da lui profuso per la formazione musicale di tanti giovani, non solo settempedani. Anche il sindaco Rosa Piermattei, a nome dell’intera cittadinanza, aveva espresso cordoglio per il grave lutto, inviando subito un messaggio di condoglianze alla famiglia: “Abbiamo sempre sperato per lui in un miracolo che però, purtroppo, non è arrivato. Il Maestro amava la nostra città e la nostra città amava lui”.
Molto toccante la celebrazione del rito funebre presieduta dal nipote fra Sergio Lorenzini (uno dei figli del fratello Fabio), Ministro provinciale dei Cappuccini delle Marche. Durante l’omelia ha descritto lo zio come una persona generosa, curiosa e gioiosa, ché ha amato tanto la moglie e le figlie; ché ha sempre ricercato la verità delle cose approfondendo continuamente il suo sapere, le sue conoscenze; e ché ha saputo trasmettere ottimismo mostrandosi sempre con il sorriso o una parola gentile.
Giorgio Lorenzini aveva 67 anni e sicuramente tanti progetti nel cassetto da realizzare con la sua Taviana per far crescere ancor di più l’Accademia e l’Orchestra Feronia. Ci lascia, oltre al ricordo di quel sorriso, un’eredità preziosa. Grazie “Prof”!
