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Luciano Cialoni
Luciano Cialoni

La Tac? Prevista dopo l’operazione per grave malattia

Per Luciano Cialoni, 56 anni da compiere il 13 dicembre, la partita si gioca sul tempo. Quello di cui invece non tiene conto eppur dovrebbe, considerata la gravità del caso, l’Asur per la richiesta del settempedano di una Tac al collo, dove il male lo ha attaccato e richiede un secondo intervento per essere debellato. “Sono un dipendente comunale con incarico di coordinatore della segnaletica alla Polizia Municipale e coordinatore capo squadra al servizio Manutenzioni del Comune e lo scorso 3 novembre – racconta con ammirabile lucidità Cialoni – ho subìto un intervento di laringectomia sopraglottica, tipo IIb, al collo, da parte dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vittorio Veneto, dato che nelle Marche non ci sono strutture debitamente attrezzate per risolvere problemi come il mio. Sto combattendo contro un carcinoma laringeo e necessito di un secondo intervento, concordato con l’equipe medica che mi sta seguendo, per il prossimo luglio. Nel frattempo – e qui nasce l’intoppo – avrei bisogno di una Tac al collo, senza contrasto, come da prescrizione del mio medico curante, in accordo con chi dovrà effettuare il secondo intervento, in tempi brevi. Vale a dire entro giugno, quando è in programma un’ulteriore visita per poter avere un riscontro preciso della mia situazione fisica ed approntare la giusta strategia, da parte dell’equipe chirurgica, in vista del prossimo intervento che spero sia risolutivo”. Cialoni si è recato al Cup dell’ospedale di San Severino per prenotare la tac, ma si è sentito rispondere che la prenotazione per la tomografia assiale computerizzata era prevista, come conferma esibendo il foglio di prenotazione, non prima delle ore 11.15 del 19 dicembre 2016. “Alla faccia della tempestività dell’intervento e della gravità del caso – si lamenta il settempedano -. Io non navigo nell’oro e ho già dovuto sostenere delle spese ingenti per effettuare il primo intervento chirurgico in un’altra regione. Data la comprovata gravità del caso penso che avrei diritto ad una tac prima, e non dopo l’intervento che dovrò affrontare in luglio. Oppure dovrò far fronte di tasca mia alle spese per la Tac, pur essendo rubricato come paziente oncologico grave, codice sanitario 048, quello dei malati di tumore maligno, come testimoniano i referti sanitari?”. Domanda lecita, quando in ballo c’è la propria vita.

Luca Muscolini

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