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Una delle immagini del film
Una delle immagini del film

San Paolo: sabato e domenica il kolossal “Pompei”

Sabato 8 (alle 21.15) e domenica 9 marzo (alle 15, alle 17 e alle 21) il cineteatro San Paolo propone il film “Pompei”, firmato dall’inglese Paul W.S. Anderson, il si affida in gran parte al 3D e a un cast interessante, che vede un mix di star del grande e del piccolo schermo: Kit Harington dal Trono di spade, Sasha Roiz di Grimm e Adewale Akinnuoye-Agbaje di Oz e Lost che affiancano Kiefer Sutherland – che fa da collante tra i due media – Carrie-Anne Moss e quello straordinario caratterista di film e tv che è Jared Harris. Facile intuire di cosa parli la pellicola. Nel 79 dopo Cristo Pompei era un attivo porto internazionale e una delle città più fiorenti dell’Impero Romano, nonostante un terremoto che l’aveva colpita qualche anno prima. In un solo giorno (il 24 agosto secondo Plinio il Giovane o due mesi dopo, in base a recenti ritrovamenti) tutta la città, assieme alla limitrofa Ercolano, venne spazzata via, sepolta sotto una coltre di cenere. Il Vesuvio letteralmente esplose, con la forza di un ordigno nucleare, trasformando le fertili colline e le splendide ville edificate sulle sue pendici in un brullo paesaggio infernale. Da sempre questa storia, di cui abbiamo potuto conoscere i protagonisti grazie ai calchi dei corpi sorpresi nella vita quotidiana da una morte atroce e improvvisa e agli scavi che nell’Ottocento hanno riportato alla luce le rovine (oggi a rischio di un secondo disastro), affascina scrittori e cineasti. Dagli albori del cinema la vicenda è stata raccontata numerose volte, sulla scorta del romanzo di Edward George Bulwer-Lytton (è sua l’espressione tanto cara a Snoopy “Era una notte buia e tempestosa”) “Gli ultimi giorni di Pompei”, pubblicato nel 1834. In questo caso, come nei precedenti film ambientati a Pompei, al centro della trama c’è una storia d’amore “impossibile”. Quella tra un giovane schiavo celta, unico sopravvissuto di una tribù massacrata dai romani e trasformato in gladiatore, e una giovane patrizia pompeiana. La fine, purtroppo, è nota.

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