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L'inaugurazione della mostra: da sinistra l'on. Irene Manzi, il sindaco Rosa Piermattei e l'avvocato Francesco Rapaccioni
L'inaugurazione della mostra: da sinistra l'on. Irene Manzi, il sindaco Rosa Piermattei e l'avvocato Francesco Rapaccioni

Il Touring Club in visita alla mostra dedicata a Montale

Il Touring Club Italiano rende omaggio ad Eugenio Montale con la visita alla mostra “Amare un’ombra”, allestita dall’associazione Archivio storico tipolitografia “C. Bellabarba” con il patrocinio del Comune di San Severino per celebrare i cinquant’anni dalla pubblicazione degli “Xenia”, componimento poetico stampato in città proprio dalla tipolitografia Bellabarba.

Domenica 19 marzo il Tci, per iniziativa del console per la provincia di Macerata, avvocato Francesco Rapaccioni, si recherà in visita all’esposizione che verrà ospitata fino a Pasqua presso la pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”. Alle 10 i soci del Touring Club si ritroveranno a palazzo Manuzzini che ospita l’evento culturale.

La mostra “Amare un’ombra”  ripercorre la pubblicazione degli “Xenia” e, soprattutto, consente di conoscere il Montale pittore, ai più totalmente sconosciuto: si possono così ammirare acquerelli, olii e disegni del poeta – pittore. Occasione imperdibile per conoscere più da vicino la figura del premio Nobel in una iniziativa che sarà poi trasferita a Stoccolma. La visita, guidata dal console Tci, inizierà alle ore 11 nelle sale dove sono esposte opere realizzate nei secoli in cui San Severino era indipendente dallo Stato Pontificio e sede della Signoria degli Smeducci. Sarà una vera e propria “passeggiata” nella storia dell’arte che consentirà di seguire il fluire dal Gotico internazionale al Rinascimento in una città forse geograficamente periferica ma che era, in quei tempi, una delle innumerevoli capitali culturali italiane. Preziose tavole di Lorenzo D’Alessandro, Bernardino di Mariotto, Paolo Veneziano, Niccolò Di Liberatore detto L’Alunno, Allegretto Nuzi e Vittore Crivelli precedono la celeberrima “Madonna della Pace” di Pintoricchio, considerata il capolavoro del pittore umbro e uno dei capisaldi del Rinascimento. Gli affreschi dei fratelli Salimbeni, maestri del Gotico cortese, hanno cambiato i presupposti dell’arte dando vita a una bottega che ha lasciato tracce nel territorio marchigiano.

La storia degli “Xenia” di Montale lega il poeta alla città di San Severino Marche in modo indissolubile. Il 20 ottobre 1963 moriva Drusilla Tanzi, moglie e compagna di tutta una vita di Eugenio Montale; per il tramite del settempedano Giorgio Zampa, professore universitario e germanista amico di Montale, il 20 ottobre 1966 la Tipografia Bellabarba stampava a San Severino la prima edizione assoluta della raccolta “Xenia”, che il poeta premio Nobel dedicava alla moglie, pochi esemplari da regalare ad amici e parenti in una edizione semplice “da curato di campagna”, opera di enorme importanza per i temi e il linguaggio.

Con la mostra “Amare un’ombra” si offre a tutti una occasione per conoscere una  parte “in ombra” del premio Nobel per la Letteratura del 1975: quei segni e disegni, quelle figure, quegli autoritratti, quelle marine e quei paesaggi, ci parlano di questa  lingua inedita che forse, in parallelo, potrebbe  stimolare ulteriori approfondimenti critici.

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