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La preside Catia Scattolini prova il gioco del pallone al bracciale
La preside Catia Scattolini prova il gioco del pallone al bracciale

“Tacchi Venturi”: scambio culturale con il “Paladini” di Treia sotto il segno del Fai

Andata e ritorno all’insegna della scoperta del territorio e della resilienza. Il progetto Fai ha accomunato i comprensivi Tacchi Venturi di San Severino e l’Egisto Paladini di Treia in un tris di occasioni. Dapprima la visita delle tre seconde della Secondaria del Paladini a San Severino, con le 22 miniguide settempedane volontarie in rappresentanza di tutte e tre le classi delle ex medie ad illustrare i rinnovati giardini pubblici Giuseppe Coletti, il teatro Feronia e la chiesa di San Lorenzo in Doliolo con trait d’union ideale padre Luciano Genga, parroco della chiesa romanica ed ex padre spirituale della comunità treiese e la guida certificata “over” Paola Pistoni fornita a supporto delle baby dal comune settempedano. Quindi, visita ricambiata in due tranche da parte del comprensivo diretto dalla professoressa Catia Scattolini, già reggente del Paladini, alla città di Treia dove venerdì 6 dicembre, dopo un rinvio per pioggia, le restanti seconde sanseverinati A, B e D sono state accolte da una nutrita rappresentanza della scuola treiese con in testa la dirigente Silvia Mascia Paolo con il vulcanico vice Federico Teloni ed una rappresentanza del Fondo per l’ambiente italiano. La visita nella città del bracciale si è snodata lungo piazza della Repubblica con l’Accademia Georgica, il teatro comunale con l’apprezzato sipario riproducente la battaglia di Vallesacco dei cittadini treiesi contro Corrado di Antiochia, nipote di Manfredi messo nel… sacco con una manovra astuta dagli autoctoni, la chiesa di San Filippo in cui si è ricordato l’aneddoto della scelta del patrono nell’irlandese San Patrizio dopo una triplice, identica estrazione a sorte del suo nome da parte dell’allora parroco e l’Arena Carlo Didimi con dimostrazione da parte di alcuni valenti studenti locali in costume folcloristico come alcune piccole “donzelle” del Paladini nel gioco del pallone col bracciale che ispirò anche Giacomo Leopardi con la sua ode “A un vincitore nel pallone” in onore del… bomber ottocentesco Carlo Didimi, autentico fuoriclasse della specialità. Gli alunni settempedani con la dirigente Scattolini, che si è anche cimentata di persona in battuta, si sono subito appassionati alla disciplina sportiva storica tanto da ipotizzare una trasferta all’Arena Didimi nella prima domenica di agosto, quando si sfidano annualmente i quattro rioni treiesi. Da notare anche l’interpretazione di un’alunna del Paladini di Dolores Prato, la scrittrice che visse per oltre un decennio a Treia dove riposano le sue spoglie, autrice di “Giù la piazza non c’è nessuno”: «Treia fu il mio spazio… terra del cuore e del sogno». Alla fine della doppia, gradita visita all’insegna del Fai, scambio di gadgets fra i ragazzi e di saluti fra insegnanti, alcuni dei quali operanti in tempi diversi su ambo i versanti, con la consapevolezza che la manifestazione è stata un valore aggiunto per la conoscenza del territorio da parte dei ragazzi nel più ampio progetto di cittadinanza attiva “cittadini consapevoli”, come ha sottolineato la docente di lettere del Tacchi Venturi Valeria Colafrancesco, referente del settore. In attesa di altri appuntamenti che vedranno ancora in prima linea, nel territorio settempedano, le intraprendenti mini guide del comprensivo Venturi.

Lu.Mus.